Carabiniere in pensione lancia l'allarme: tre ladri di auto in manette

La segnalazione a Ponticelli, poi la fuga a bordo del Suv

Carabiniere in pensione lancia l'allarme: tre ladri di auto in manette
Carabiniere in pensione lancia l'allarme: tre ladri di auto in manette
Giovedì 12 Ottobre 2023, 10:46 - Ultimo agg. 11:01
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Un carabiniere in pensione ha avuto dei sospetti su tre giovani che stavano armeggiando presso un'auto in sosta, così ha deciso di lanciare l'allarme. Un sospetto che ha trovato presto conferma: i tre, tutti dell'hinterland napoletano, erano in azione in città e stavano mettendo a segno già qualche colpo ai danni di veicoli. I malviventi, una volta intuito di essere stati individuati, hanno tentato la fuga, ma dopo un inseguimento sono stati bloccati e sono finiti presso la casa circondariale di contrada Capodimonte.

Si tratta di F.B., 33 anni, residente a Boscoreale; G.D., 22 anni, residente a Torre Annunziata e V.S., 20enne residente a Terzigno.

Sono accusati di furto ed erano tutti noti alle forze dell'ordine per analoghi reati commessi in precedenza in diverse località.

I tre, nel pomeriggio di martedì, sono stati notati da un carabiniere in pensione mentre stavano cercando di forzare la portiera di una Fiat 500 X, in sosta a Ponticelli. La segnalazione ha subito allertato la centrale operativa dell'Arma. Immediatamente, sono entrate in azione le pattuglie del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Benevento. Quando i carabinieri sono giunti sul posto i tre, accortisi di essere stati scoperti, si sono allontanati a bordo un Suv che avevano noleggiato per rendere più difficile l'identificazione. Ma lo stratagemma non è bastato, perché i carabinieri hanno comunque intercettato l'auto con i tre a bordo. All'alt intimato dai militari, il conducente del Suv, in un primo momento, ha rallentato fingendo di fermarsi. Poi, con una manovra repentina, ha ripreso la marcia dandosi alla fuga per le vie cittadine. Sul posto, però, nel frattempo erano confluite ben tre auto dei carabinieri e una quarta con targa civile, che hanno dato vita all'inseguimento del Suv. Una fuga che si è conclusa ben presto lungo la via che conduce al cimitero. I tre sono stati condotti presso la caserma di via Meomartini, mentre partivano le indagini dirette dal capitano Giuseppe Friscuolo.

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All'interno del veicolo sono stati rinvenuti e sequestrati arnesi e dispositivi elettronici comunemente usati per i furti d'auto, in particolare una centralina con varie schede, un meccanismo adoperato dai ladri d'auto che consente di mettere in moto il veicolo pur in assenza delle chiavi di accensione. C'era anche la borsa appartenente alla proprietaria della Fiat 500 X, che i tre avevano rubato una volta che avevano avuto qualche difficoltà nel portar via l'intero veicolo. C'erano anche altri oggetti dei quali i malviventi avevano vanamente tentato di disfarsi nel momento in cui erano stati inseguiti e poi bloccati dai carabinieri.
I militari del nucleo radiomobile della Compagnia entrati in azione, hanno inoltre preso atto dei precedenti dei tre e ricostruito l'iter da loro seguito una volta giunti in città, avvisando il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica Patrizia Filomena Rosa, il quale ha diposto che i fermati venissero arrestati e condotti presso la casa circondariale di contrada Capodimonte.
 

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