Il podestà di Hamas 

Venerdì 18 Luglio 2014, 14:05 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:28
1 Minuto di Lettura
«Andrei a Gaza a combattere a fianco di  Hamas, direi che è il caso di fare le Brigate Internazionali come in Spagna, perché Israele è un regime fascista che sta distruggendo un popolo intero, in Spagna non era niente in confronto a questo. E' un genocidio in atto, nazista, razzista, colonialista, imperialista e ci vuole una resistenza. L'unica cosa seria è che ci vogliono le brigate internazionali». È Gianni Vattimo ma sembra un personaggio della commedia all’italiana, il podestà Gino Cervi di “Anni ruggenti”, il don Luigi Magalone di Carlo Levi che sarebbe anche andato in Africa, ma il ruolo, l’Italia e bla bla bla. Andrebbe ma non può, «c’ho avuto ‘a malattia» urlava Alberto Sordi. Arriva prima il ridicolo e poi l’assurdo delle dichiarazioni di Vattimo. È curioso che uno dei nostri maggiori filosofi viventi fuori dalla pagina non riesca ad avere un equilibrio, basterebbe leggere Amos Oz per capire che sul conflitto tra Israele e Palestina non serve a nulla alzare la voce, i toni, soprattutto perché come insegna Edward Said – in “Orientalism” – Vattimo, e quelli come lui, non potranno mai capire il punto di vista di un palestinese. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA