McDonald' contro la pizza, il sindaco di New York si schiera con Napoli con un tweet

Giovedì 30 Aprile 2015, 15:15
3 Minuti di Lettura
Il sindaco di New York Bill De Blasio con la pizza ci va a nozze. Non solo gli piace, ma conosce bene quanto sia identitaria in quanto campano. Ecco perché sorprendentemente entra a gamba tesa nella polemica che ha investito la McDonald’s dopo la scelta del colosso del fast food di lanciare un spot comparativo tra happy meal e pizza. Sarà stato il ricordo della pizza mangiata a via Partenope da Gino Sorbillo durante l sua rceente visita a Napoli, o magari quelle che divora nella sua New York, fatto sta che Bill De Blasio ha rotto gli indugi su Twitter schierandosi senza ombra di dubbio: «L’italiano preferisce gli hamburger alla pizza. Sono sicuro che McDonald’s abbia capito male». Non basta: linka anche il l’articolo di Pietro Lombardi sul Washington Post dal titolo «McDonald's ha detto agli italiani che gli hamburger battono la pizza. Non è andata così bene». In effetti il bilancio dello spot anti pizza per gli strateghi pubblicitari di McDonald’s non appare essere poi così positivo: è vero, infatti, che tutti ne hanno parlato e questo è sempre il primo obiettivo di un comunicatore. Ma è anche vero che ha fatto emergere un «sentiment» negativo verso la multinazionale dopo le argute risposte dei napoletani: il video-parodia del blogger Egidio Cerrone ha fatto almeno dieci milioni di visualizzazioni, una candid camera di Fanpage è diventata virale su Facebook per non parlare del diluvio di reazioni sui sociale. Ora l’aspetto più interessante del tweet di Bill De Blasio è questo: siccome non è immaginabile che un politico americano prenda posizione senza aver prima consultato sondaggisti, esperti in comunicazione e media di fiducia, se ne ricava che se ha scelto di buttare dalla torre l’hamburger per salvare la pizza, anche a New York il sentimento non deve essere poi tanto diverso. Non solo in omaggio alla lobby italo-americana di cui è espressione, ma soprattutto in considerazione della crisi che sta vivendo McDonald’s e della diffusione della pizza napoletana nella Grande Mela e in tutti gli States. Dove, semmai, si sta giocando il derby gastronomico tra i seguaci della New York Style e quella napoletana. La resistenza cultura che ha trovato lo spot McDonald’s, così forte da attraversare anche l’Atlantico, conferma quanto siano radicate e forti le tradizioni a Napoli dove la pizza è molto più che un semplice cibo. In nessuna altra città italiana si potrebbe immaginare una reazione così forte. L’altro aspetto da considerare è quello mediatico e delle opportunità che offre la Rete. Vent’anni fa allo spot di una multinazionale nessuno avrebbe potuto reagire se non con cospicui investimenti. Oggi l’uso dei social mette sullo stesso piano un colosso alimentare e il piccolo artigiano senza capitali. La partita non si vince più solo con le risorse economiche, perché nei social si misura l’intelligenza del messaggio e il suo essere espressione di una comunità e, d’istinto, il web parteggia sempre con i più deboli. Tutti elementi che non sfuggono a un politico navigato come De Blasio che con un semplice tweet porta a casa molta più simpatia di cento noiosi discorsi in tv. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA