Sanità, decreto Calabria promosso
dal 90 per cento degli specializzandi

Sanità, decreto Calabria promosso dal 90 per cento degli specializzandi
Giovedì 28 Aprile 2022, 14:42 - Ultimo agg. 14:43
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Oltre il 90% degli specializzandi è favorevole all'adozione del decreto Calabria (71,2% molto favorevole, 19,2% moderatamente favorevole) e oltre l'80% (81,8%) si è espresso a favore di una stabilizzazione oltre il 31 dicembre 2022. È quanto emerge dai risultati di un'indagine dell'Anaao Giovani, costola del sindacato dei medici dirigenti del servizio sanitario nazionale Anaao-Assomed, basata su 1.645 risposte uniche, di cui 1.468 da specializzandi, 48 da neolaureati e 129 da neospecialisti, presentata oggi a Roma alla IV conferenza nazionale Anaao Giovani.

«Il decreto Calabria è stata una delle prime mosse eversive, per di più in tempi pre-Covid, che hanno cercato di sollevare il ruolo degli specializzandi da studenti a giovani dirigenti medici - ricorda Anaao Giovani - In uno scenario di carenza di medici specialisti, il graduale inserimento negli ospedali del territorio, dopo regolare procedura concorsuale, è stato apparentemente ben accolto dagli specializzandi e dai colleghi senior come una ulteriore opportunità di professionalizzazione e un modo più rapido e intensivo di trasferimento di conoscenze al fine dell'autonomia definitiva al termine del percorso di specializzazione».

«Con questa survey - commenta Marco Evangelista, Anaao Giovani Campania, curatore della survey - abbiamo voluto sondare proprio con i giovani medici, la percezione del dl Calabria, in scadenza al 31 dicembre 2022, al fine di comprendere l'effettivo gradimento del meccanismo».

Alla domanda se il decreto Calabria abbia avuto un impatto sulla qualità dell'offerta formativa nelle mura universitarie, «il 34,6% degli intervistati ha ritenuto che non vi fosse alcuna variazione, e addirittura il 43,9% ha rilevato addirittura un miglioramento dell'offerta stessa», riporta la survey dell'Anaao Giovani. Degli intervistati, «il 14,5% ha effettivamente usufruito del dl Calabria (il 31,1% degli aventi diritto, ovvero gli iscritti dal terzo anno in poi), ritenendo l'esperienza fruttuosa nell'84,6% dei casi (61.4% estremamente positiva, 23,2% positiva) - prosegue l'indagine -. Alla domanda conclusiva, se si ritenesse opportuna una riforma del contratto di formazione specialistica in contratto di formazione-lavoro, l'88,8% degli intervistati ne ha un'opinione positiva (66,7% estremamente positiva, 22,1% positiva)». Secondo l'Anaao Giovani, «appare cristallino, dunque, che i tempi sono finalmente maturi per mettere sul tavolo il tema specializzandi e svolgerlo, con responsabilità e rispetto, nei più brevi tempi possibile».

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