Movimentavano grosse partite di droga, vendevano all'ingrosso e non temevano le forze dell'ordine ma i lockdown, che limitavano fortemente lo spaccio: emerge dall'indagine della direzione distrettuale antimafia di Napoli e dei carabinieri che ha consentito di sgominare, con undici arresti, un agguerrito e organizzato gruppo di spacciatori con base alle palazzine popolari di Capua.
I carabinieri della compagnia di Capua hanno notificato otto ordinanze in carcere emesse dal Gip di Napoli e altre tre ai domiciliari. L'intercettazione sulle limitazioni allo spaccio a causa della pandemia risale all'ottobre del 2020, quando la curva Covid era in risalita. A parlare è il presunto capo della banda di pusher, Claudio Monaco, che dice al suo interlocutore: «Dobbiamo dimezzare l'approvvigionamento perchè se arriva un nuovo lockdown restiamo con la droga in mano».
Gli appuntamenti con gli acquirenti venivano presi tramite whatsapp e venivano usati termini criptici per indicare la droga. Durante le indagini i carabinieri guidati dal colonnello Paolo Minutoli hanno arrestato sette spacciatori e sequestrato 13mila euro in contanti e parecchia droga per un valore di 30mila euro.