Caro gas e luce, lanciato sos dall'Asi:
«Si trovino subito soluzioni»

Caro gas e luce, lanciato sos dall'Asi: «Si trovino subito soluzioni»
di Emanuele Tirelli
Venerdì 2 Settembre 2022, 08:25 - Ultimo agg. 3 Settembre, 20:44
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Soluzioni immediate, tavoli di concertazione e sostegni urgenti. Il caro energia continua a preoccupare sempre di più, non solo i cittadini ma anche il comparto produttivo che si trova a fare i conti con aumenti importanti.
Arriva così una richiesta alla Regione e a Confindustria per attivare un tavolo istituzionale permanente «che affronti nell'immediato le situazioni di emergenza». Parola di Raffaela Pignetti, presidente del consorzio Asi Caserta, che sottolinea quanto l'impennata dei costi stia avendo risvolti devastanti ed esprime vicinanza «a tutte le realtà imprenditoriali che stanno subendo gravi conseguenze. Serve concertazione fra i vari livelli istituzionali per predisporre interventi incisivi a sostegno delle imprese fortemente penalizzate. Sono necessarie risposte immediate per evitare e arginare le ricadute negative sull'occupazione e sulle famiglie. Fino ad ora le imprese hanno fatto salti mortali per resistere, ma l'impennata del prezzo di gas ed energia rischia di vanificare la ripresa economica che a fatica, dopo l'emergenza pandemica, si era avviata».


All'inizio di agosto un rapporto della Cgia di Mestre ha mostrato una previsione di +4 per cento in Terra di Lavoro sul 2021.

Il dato in questione è venuto fuori dall'analisi sugli scenari territoriali per il 2022 in relazione al valore aggiunto: Pil al netto delle imposte indirette. Una stima che è valsa alla provincia la quinta posizione nella classifica nazionale e che ha dato ottime speranze; un rapporto che ha fatto registrare anche uno scostamento di appena -0,2 per cento sul 2019. Nonostante l'Ufficio studi della Cgia abbia dichiarato di essersi contenuto rispetto ai numeri diffusi dall'Istat e dal Bollettino economico di Banca d'Italia del 15 luglio, la crisi energetica è un campanello costante. «La crescita di una realtà industriale strategica come quella della provincia di Caserta non può subire più battute d'arresto», conclude infatti Pignetti. I timori arrivano anche da Fipe Confcommercio Campania: entro l'autunno rischia la chiusura il 15 per cento delle attività, mentre il 30 potrebbe ridurre l'orario di lavoro. Tutto a causa degli incrementi in bolletta, fino al 300 per cento.

Così pure a Caserta si verificano episodi simbolici che in questo periodo riguardano tutta l'Italia. C'è chi spegne le luci nel proprio locale, chi l'insegna per quindici minuti, chi espone in vetrina le bollette di gas ed elettricità, sia di quest'anno che del 2021 per mostrare le differenze. Queste iniziative hanno un due obiettivi. «Da un lato», spiega Giuseppe Russo, presidente provinciale Fipe, «quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e far capire ai clienti in che condizioni stiamo lavorando. Dall'altro incalzare il Governo affinché ponga un tetto ai prezzi di luce e gas perché non è più possibile continuare così. Siamo di fronte a una catastrofe annunciata che comporterà in primis chiusure di attività e fallimenti di imprese ma anche una drastica riduzione dei servizi offerti ai cittadini».
La categoria domanda il credito d'imposta per il caro energia al 50 per cento laddove gli incrementi superino il 100, la rateizzazione delle bollette almeno fino a dicembre, e la copertura del Fondo di garanzia per le Pmi fino al 90 per cento. Per Lucio Sindaco, presidente provinciale di Confcommercio Caserta, «siamo di fronte a un'emergenza che ha una portata internazionale. Lo Stato deve fare la sua parte».
 

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