Caserta, la giunta Marino in bilico:
grandi manovre su un assessorato

Caserta, la giunta Marino in bilico: grandi manovre su un assessorato
di Lia Peluso
Domenica 10 Marzo 2019, 13:30
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Il rimpasto al comune di Caserta, in stand by perché è attesa la chiusura della vicenda del bilancio stabilmente riequilibrato, potrebbe ritornare attuale nei prossimi giorni. La novità è rappresentata da una sorta di federazione-collaborazione tra i gruppi di maggioranza Popolari e Riformisti, composto da Pasquale Antonucci e Gianluca Iannucci e Insieme di Giovanni Megna e Roberto Peluso.

I due gruppi stanno elaborando un documento politico-amministrativo che sarà sottoposto all'attenzione del sindaco Carlo Marino nei prossimi giorni, forse anche nella giornata di domani. Il documento traccerà un bilancio della consiliatura puntando ad una richiesta di rinnovamento per affrontare l'ultima fase di mandato ma il documento servirà anche per sostenere e rafforzare la richiesta di assessorato avanzata da Antonucci e Iannucci, la quale porterebbe Raffaele Piazza a diventare assessore. Un accordo, quello appena citato, già raggiunto mesi fa tra il gruppo dei Popolari e riformisti ed il sindaco Marino ma alla fine mai concretizzatosi. Così i due gruppi rafforzerebbero anche la presenza in giunta in quanto Piazza affiancherebbe l'assessora Tiziana Petrillo, indicata un anno fa da Megna e Peluso.
 
Ad attendere l'amministrazione comunale di Caserta diversi impegni sotto l'aspetto amministrativo, dal bilancio stabilmente riequilibrato che è per la seconda volta all'esame del ministero dell'Interno e si attende il riscontro perché il primo non ha portato ad un'approvazione del documento bensì è stato licenziato con una serie di correzioni ed osservazioni che hanno reso necessario approvare una nuova ipotesi di bilancio. L'altro appuntamento di carattere amministrativo è l'adozione del Piano urbanistico prevista per la fine del mese.

Intanto il centrosinistra una volta archiviate le primarie del Partito democratico «prova» ad organizzare un tavolo interpartitico per avviare un dialogo unitario in vista delle prossime scadenze elettorali. Ieri pomeriggio si sono incontrati i leader del Pd, Emiddio Cimmino; di Centro democratico, Giuseppe Riccio; di Articolo Uno, Alessandro Tartaglione; dei Verdi, Rita Martone; del Partito socialista, Francesco Brancaccio; Giuseppe Moretta dell'associazione che fa capo al consigliere regionale Gennaro Oliviero. Le prove di dialogo ieri pomeriggio sono servite per organizzare dei punti fermi: la prima che i partiti di area di centrosinistra organizzeranno manifestazioni politiche nei prossimi mesi in maniera comune e che si sta pensando ad allargare la coalizione, andando oltre lo schema che ha caratterizzato le elezioni fino ad oggi, vale a dire quella che sostiene il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ma guardando anche ad altri schieramenti come Articolo Uno ma anche coinvolgendo i sindacati e le associazioni di categorie. «Dobbiamo dare voce - ha affermato Brancaccio a margine della prima riunione - ai partiti andando oltre il modello De Luca, allargando anche agli altri partiti del centrosinistra ed includendo anche il mondo civico. Finalmente il centrosinistra ritorna unito e ricomincia a dialogare in provincia di Caserta. Ci siamo confrontati su grandi tematiche che ci uniscono dal lavoro all'ambiente e la legalità. Abbiamo anche lanciato il tavolo permanente e l'idea di iniziative politiche unitarie su tutto il territorio. Uno sguardo verso le future amministrative e verso una visione di un'Europa nuova dal volto umano».

I leader dei partiti di centrosinistra si sono lasciati con l'impegno di incontrarsi a breve per iniziare a discutere di elezioni amministrative ed individuare possibili candidati sindaci condivisi soprattutto nei comuni superiori ai 15mila abitanti, vale a dire Castel Volturno, Casal di Principe, Aversa, Capua e San Felice a Cancello. Il Pd anche casertano è ancora impegnato con una coda delle primarie rappresentata dall'ufficializzazione degli eletti nell'assemblea regionale, infatti la commissione per il congresso regionale è ancora bloccata sul riconteggio per assegnare i seggi nelle cinque province con i cosiddetti resti. Al momento c'è un conteggio parziale che dovrebbe essere confermato nelle prossime ore che dovrebbe certificare come eletti i nominativi già anticipati da queste colonne.
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