Maddaloni, mattinata di follia, sequestrata dal marito e rinchiusa nel box di una villa disabitata

La donna fugge, ora è caccia al 35enne

L'intervento dei carabinieri
L'intervento dei carabinieri
di Biagio Salvati
Lunedì 23 Ottobre 2023, 08:49 - Ultimo agg. 11:49
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Nota la moglie e un collega di quest'ultima mentre i due si dirigono in auto al ristorante dove lavorano; blocca la vettura durante la corsa e, dopo una violenta discussione di gelosia, la preleva con forza dall'abitacolo insieme al loro figlioletto di nove anni che era insieme alla donna nella stessa auto. Poi porta la moglie sequestrata in una villetta disabitata e la tiene prigioniera per diverse ore, portando con sé il bambino.

È stata una mattinata di ordinaria follia quella che l'altro giorno ha visto vittima del proprio marito (con il quale è in corso una separazione) una donna albanese di 31 anni.
La straniera, fortunatamente è riuscita a fuggire dal garage dove era stata rinchiusa, rompendo il vetro di un finestrone peraltro ferendosi alla mano e al braccio riuscendo così, poco dopo, a chiedere aiuto in lacrime ai carabinieri della Compagnia di Maddaloni.

La vittima, sotto choc, è stata subito soccorsa nella zona campestre di via Libertà a Maddaloni: ha raccontato di essere stata prelevata con la forza dal marito sabato mattina. La donna, che lavora in un ristorante della zona, stava viaggiando con il figlio minore nell'auto di un collega, diretti al locale. La "prigione" dove il marito - anche lui albanese, 35 anni, attivamente ricercato dai carabinieri - ha rinchiuso la donna è una villetta disabitata situata in via Libertà che non appartiene ad alcun loro familiare, ma che lui conosceva svolgendo saltuariamente il lavoro di muratore.

Qui, dopo averla brutalmente aggredita e minacciata di morte, l'ha rinchiusa nel garage, allontanandosi con il figlio e avvertendola che sarebbe tornato per ucciderla.

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Solo dopo ore di angoscia e tentativi disperati di fuga, tra sabato notte e domenica mattina, la donna è riuscita a liberarsi dalla sua prigionia. Rompendo un vetro e ferendosi leggermente, è riuscita a uscire e a chiamare i carabinieri utilizzando un cellulare che le era stato prestato da un passante.
In poco tempo sono state avviate le procedure per garantire la protezione della vittima. La donna è stata medicata e rassicurata. I carabinieri hanno condotto una ricerca intensiva del figlio minore, che è stato ritrovato presso l'abitazione dei nonni, dove il marito l'aveva portato prima di fuggire. La donna e il bambino sono stati riuniti e accolti presso una struttura antiviolenza.

L'uomo, che ha le ore contate, è stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti in famiglia, percosse e sequestro di persona. Attualmente è irreperibile, ma i militari dell'Arma sono sulle sue tracce dal momento del soccorso chiesto al 112. L'albanese, a quanto pare, non avrebbe accettato la separazione con la donna. L'altra mattina, poi, notandola in auto con il collega di lavoro, si sarebbe ulteriormente infastidito diventando particolarmente violento. Ma, non è escluso, che potrebbe aver seguito con intenzione la moglie per attuare il suo piano aggressivo.
 

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