Caserta, Vaccheria assediata
dagli incivili: week end da incubo

Caserta, Vaccheria assediata dagli incivili: week end da incubo
di Lidia Luberto
Lunedì 22 Giugno 2020, 08:18 - Ultimo agg. 11:09
3 Minuti di Lettura

Fine settimana da incubo alla frazione Vaccheria di Caserta. E il disagio si ripropone, puntualmente, ogni estate. Una situazione da movida selvaggia e per giunta «motorizzata». Migliaia di ragazzi e centinaia di auto e moto invadono il sito nei week end, tenendo «in ostaggio» gli abitanti.

«Dopo le 22 non possiamo uscire né rientrare nelle nostre case. E guai a protestare. Quando è capitato negli anni scorsi, chi ha fatto le proprie rimostranze o discusso con qualcuno, ha trovato, la mattina dopo, la propria macchina danneggiata» è la testimonianza di uno degli abitanti del posto che preferisce rimanere nell'anonimato proprio per il timore di subire ritorsioni. La notte, insomma, per i residenti, non è fatta per dormire: rumori, schiamazzi, chiasso, musica ad alto volume, folla e canti a squarciagola sono la colonna sonora dell'estate a Vaccheria. E il risveglio non è migliore: dovunque bottiglie, contenitori per pizze e residui di pasti lasciati a terra o sui muretti di contenimento, bicchieri di plastica, cartacce, lattine, vetri rotti sulla strada.

LEGGI ANCHE Meloni contro De Luca: «Personaggio da avanspettacolo»

«È una storia antica, un problema annoso. Sono parroco qui da 20 anni ed è sempre uguale. Avevo creduto che, data l'emergenza Covid e il divieto di assembramenti, le cose potessero andare diversamente. Invece, è tutto come al solito», dice don Vincenzo Aveta, parroco dell'antica chiesa di Santa Maria delle Grazie, che ha recentemente scritto una lettera, letta anche durante una celebrazione, all'amministrazione comunale per informarla del problema. «Siamo ancora in un momento delicato, con il virus che non è scomparso, eppure qui la notte è come se niente fosse: si fanno festini, si sentono urla, si canta e si suona fino al mattino, si sparano persino fuochi d'artificio e le strade si trasformano in bagni pubblici». Mentre i residenti sono costretti a non uscire o rientrare prima che arrivi la folla chiassosa e ingombrante. «Il più delle volte - dice Giovanni Marino, attivo cittadino di Vaccheria troviamo macchine parcheggiate davanti ai cancelli d'accesso alle case, così siamo costretti a cercare il conducente, per chiedergli di spostare la vettura. Un diritto che diventa una cortesia».

Una situazione diventata, insomma, insostenibile per gli abitanti della zona. «Addirittura qui vengono a fare picnic, a banchettare, allestendo tavolate sui marciapiedi dove sistemano sedie e sedili per cenare più comodamente. Poi lasciano tutto sul posto: i rifiuti, i residui di cibo e di bevande, le cartacce, le posate usa e getta e portano via solo tavoli e sedie». Per non parlare del rischio che c'è nell'aggirarsi per le strade di notte.

«Non è raro incontrare persone ubriache, con le quali è pericoloso interagire», aggiunge Marino. «Il sindaco ha cercato di aiutarci, anche attraverso una delibera ad hoc nella quale veniva sancito il divieto di bivacco. Inoltre, non mancano i controlli dice Marino : spesso passano pattuglie di Polizia municipale, ma inutilmente. Anche perché queste cose avvengono, in genere, nella notte, quando non ci sono più verifiche».

Comunque tutto sembra inutile, perché la questione ha, ovviamente, più a che fare con la civiltà e l'educazione di quanti si recano alla Vaccheria che con delibere e provvedimenti. «Anche se, forse, potrebbe essere efficace come deterrente ipotizza Marino l'istallazione di un sistema di video controllo, capace di scoprire coloro che assumono comportamenti deplorevoli per poterli, poi, adeguatamente sanzionare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA