Covid a Mondragone, bulgari in rivolta:
violato il cordone della zona rossa

Covid a Mondragone, bulgari in rivolta: violato il cordone della zona rossa
di Pierluigi Benvenuti
Giovedì 25 Giugno 2020, 13:45 - Ultimo agg. 17:17
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Esplode la rabbia della comunità bulgara Mondragone residente nell'area dei palazzi Cirio e da lunedì ristretta in isolamento domiciliare per un focolaio di Covid-19. Una cinquantina di persona è uscita dalle rispettive abitazioni e s'è data a una fuga di massa, compiendo un giro dimostrativo intorno all'isolato per poi rientrare e intrattenersi nei viali del complesso residenziale. Sul posto sono intervenute decine di volanti dei carabinieri e della polizia in appoggio agli uomini impegnati nel controllo del cordone sanitario steso da lunedì scorso.
 
 

Dopo una lunga trattativa, tra urla e schiamazzi, i carabinieri hanno convinto gli immigrati a rientrare negli appartamenti. 
 

Il sindaco Virgilio Pacifico parla di «un inaccettabile atto di insubordinazione, una palese violazione dell'ordinanza che ha creato panico e paura nella cittadinanza che ha dovuto assistere all'impotenza delle poche forze dell'ordine presenti». Il sindaco si è rivolto direttamente al ministro Lamorgese e al prefetto di Caserta Ruberto per chiedere un «rafforzamento degli uomini presenti e per il ripristino nell'area dei palazzi Cirio della legalità e dell'ordine pubblico nell'area, clamorosamente violato. Non mi sento abbandonato o lasciato solo, invoco però una maggiore presenza dello Stato».

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Sono arrivati intanto a quota 49 i casi di positività al Covid nel focolaio emerso nel complesso residenziale noto come Palazzi ex Cirio, a Mondragone, comune del litorale casertano. Si tratta in massima parte di cittadini bulgari residenti in quattro dei cinque palazzoni divenuti off limits da lunedì 22 giugno, dopo che è entrata in vigore l'ordinanza della Regione.
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