Caserta di giorno città anti-Covid
ma di notte la movida libera il virus

Caserta di giorno città anti-Covid ma di notte la movida libera il virus
di Franco Tontoli
Lunedì 13 Luglio 2020, 10:42
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Caserta, la città virtuosa nell'azione di contenimento della espansione del Covid 19, il virus che è sempre in circolazione e sempre pronto a rinnovare danni. Caserta, la città renitente a tutte le disposizioni per il contenimento eccetera, vedi sopra. La città con le sue evidenze di civiltà di giorno e la città con i suoi massicci segnali di civismo latitante dalla sera inoltrata a notte fonda. Le 9.45 della assolata giornata domenicale, al corso Giannone si fa la fila al cancello di accesso al parco della Reggia, la scena richiama l'accesso a un aeroporto internazionale o anche agli ambulatori di una mutua della zona bergamasca. Le regole dettate dalla direzione del complesso vanvitelliano a far data dal 2 giugno: a) prenotazione online; b) non più di 30 persone per volta; c) obbligo della mascherina con esclusione dei bambini in età inferiore ai 6 anni; d) misurazione della temperatura, e) distanziamento personale di 2 metri. Tutto questo per accedere in una estensione di vegetazione e fontane di 120 ettari spalmate lungo un percorso di circa 4 chilometri, un'area vastissima ricoperta soltanto di aria e clorofilla. Ma la salute è salute.

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Ore 10.45, sul sagrato della chiesa del Buon Pastore, oltre la strada c'è il Largo Don Innocenzo Di Lella, la fila delle panchine metalliche all'ombra degli ulivi, la chiesa all'aperto attivata anche per questa estate dal parroco don Antonello Giannotti. Alle porte della chiesa gli avvisi: detergenti a disposizione per le mani, il Sacramento eucaristico si riceve tra le mani, distanziamento personale oltre un metro, sulle panchine i segnali adesivi delle sedute, intervallo tra i fedeli, i vicini si intuiscono familiari.

Benedetta sia la salute. La quale salute viene messa in discussione sul far della sera, dal venerdì alla domenica la città è tutto un album da sfogliare ed è pieno di testimonianze di comportamenti che nulla hanno a che fare con quelli osservati al mattino, al parco reale e nelle chiese. Tutta un'ammucchiata incontrollata, gruppi a centinaia e non soltanto di giovani dai modi disinvolti e strafottenti, anche di adulti e molte coppie con alla mano anche bambini e passeggini. Da piazza Dante alla Villa Comunale capannelli di persone, abbracci e smanaccia menti, bicchiere di plastica con le bollicine d'ordinanza in mano, risate e brindisi alla salute e che Dio ce la mandi buona. Più avanza la sera, soprattutto dei giorni della movida, e più si infittiscono i capannelli, il trivio Ferrante-Mazzochhi-Maielli è tutta una Piedigrotta con il vociare che è l'equivalente di centinaia di triccaballacche e putipù tanto graditi ai residenti condannati all'insonnia.

In via San Carlo idem, in piazza Correra-viella Della Ratta non ne parliamo, al corso Giannone apre un garden by nighit che se non si fanno le due non si mette la sordina ai ricorrenti tanti auguri a te dei festeggiamenti e se non scoccano le tre (sempre di notte) non si ovattano i rumori di rigoverno del locale tanto graditi agli abitanti dei condominii che si affacciano sulla Naxos cittadina. Il Mattino di ieri, prima pagina, Stiamo sottovalutando il virus, pronti a chiudere singole aree dice il ministro Boccia. E sulla prima pagina della edizione casertana «Cov, l'altalena dei contagi frena la corsa alle vacanze». Allarmi inascoltati anche da quanti dovrebbero adoperarsi a farli più che ascoltare, osservare.

È facile indirizzare il dito indice ai reprobi della mascherina all'ingresso al parco reale e fare osservare i regolamento. È facile, anche dai collaboratori parrocchiali, invitare al distanziamento in chiesa, anche di quelle all'aperto. Ma di sera e di notte? Difficile ipotizzare quella che si chiama task-force di forze di polizia dedicata unicamente come se non avessero null'altro cui far fronte a riportare ordine in questo dannosissimo disordine. La Polizia Municipale chiude i battenti alle 22, resta il Servizio 112 che rimanda a Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza a seconda delle disposizioni di servizio. Ma si possono ogni sera, dopo le ore 23, oltre la fatidica mezzanotte o dopo le 1.30 come da sovrapposte disposizioni di chiusura dei locali da movida, allertare le forze dell'ordine che non saprebbero su quale trincea accorrere?
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