Maddaloni, «Villaggio dei ragazzi»: via a pagamenti e lavori

Superato stato di insolvenza con cinque milioni di liquidità. Inps e Agenzia delle Entrate all’incasso, poi tocca ai dipendenti

Il “Villaggio”
Il “Villaggio”
di Giuseppe Miretto
Venerdì 26 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:23
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Il “Villaggio dei ragazzi” rivede davvero il futuro. Non accadeva dal lontano 2015: tecnicamente, è stato superato lo stato di insolvenza. In pratica, la fondazione ha riconquistato, dopo nove anni difficili e di gestione commissariale ininterrotta, la capacità di pagare i propri debiti. Raggiunta la soglia dei cinque milioni di euro di liquidità per procedere, con progressività, al soddisfacimento dei creditori privilegiati. Si preparano all’incasso l’Inps, l’Agenzia delle Entrate. Subito dopo toccherà ai dipendenti.

Sembra un dato per addetti ai lavori, invece è una svolta resa possibile dall’impegno, anche finanziario, della Regione Campania, dall’omologa del concordato preventivo e soprattutto dal pronunciamento della sezione fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha dato il via libera al «riparto parziale dei fondi per i creditori».

A 75 giorni dalla sentenza che ha segnato una svolta, è partito il «processo di ricomposizione dei crediti e la ricognizione progressiva dell’ordine dei pagamenti». Progressivamente, i fondi, che nel tempo saranno resi disponibili, saranno girati ai creditori. Chiusa la fase tempestosa delle ingiunzioni di pagamento, il commissario straordinario Antonio Caradonna guida il “Villaggio” verso acque più tranquille: «Ora che è stata recuperata la piena agibilità, previdenziale e assistenziale (Durc), possiamo pensare anche all’ordinaria manutenzione degli immobili che ospitano le nuove scuole».

Non accadeva da dieci anni: sono ritornati gli operai per la messa in sicurezza dei terrazzi e dei tetti di una parte degli edifici che compongono il complesso della fondazione. Tanto che il presidente Vincenzo De Luca ha annunciato un «imminente impegno per la ristrutturazione edilizia». Vanno rifatti i porticati esterni, riqualificati anche gli spazi dell’ex palazzo ducale, poi trasformati in caserma borbonica e in sede della Nunziatella. Sempre il commissario Caradonna ha già avviato la «terza fase». «Il piano di rilancio - spiega - passa attraverso l’approvazione del nuovo statuto (posto al vaglio della Regione) e l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione».

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Il nuovo “Villaggio” avrà scuole, ma anche un solido aggancio con l’istituto tecnico superiore (Its), formazione professionale e molti servizi delle agenzie di assistenza alle persone secondo lo spirito delle legge Turco che ha riformato le ex-Ipab (istituti di assistenza e beneficenza). È imminente un’ulteriore novità: si pianifica la fine della gestione commissariale. Ritorna il consiglio di amministrazione che sarà formato da un membro nominato da sindaco, due dal consiglio comunale (uno dalla maggioranza e uno dall’opposizione), da un rappresentante della Regione Campania e uno della curia vescovile di Caserta. Resta complicato invece il completamento del piano di alienazione degli immobili della fondazione: aggiudicati tre dei quattro appartamenti posseduti a Roma e un quinto esistente a Maddaloni. È ancora senza acquirenti la colonia marina di Torre Pedrera di Rimini. Il complesso non è stato aggiudicato per 2,4 milioni di euro e né per 1,8 milioni di euro. Deserta anche l’asta a 1,4 milioni. Sono sul mercato anche la panoramica villa Santamaria e l’ex porcilaia prossima all’Acquedotto Carolino e il palazzo Genovese.

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