Dimore storiche, una passeggiata nel tempo che fu

Su 23 palazzi e castelli da visitare 9 sono in Terra di Lavoro

Il cortile del Palazzo Lanza
Il cortile del Palazzo Lanza
di Lidia Luberto
Giovedì 18 Maggio 2023, 09:15
4 Minuti di Lettura

Su ventitré dimore storiche aperte domenica, in occasione della Giornata nazionale dell'Associazione Dimore storiche italiane, la provincia di Caserta è, in Campania, quella più rappresentata. Sono, infatti, nove i palazzi, i giardini antichi e i castelli in Terra di Lavoro accessibili gratuitamente e dove gli stessi proprietari accoglieranno i visitatori e li guideranno nella storia delle loro affascinanti dimore. Un tuffo nel passato e nella bellezza di questi edifici che fanno dell'Italia un museo diffuso. L'iniziativa, promossa da Adsi e giunta quest'anno alla XIII edizione, apre luoghi esclusivi, monumenti unici, ognuno dei quali ha un enorme valore storico, culturale e sociale, che sono custoditi e valorizzati dagli stessi proprietari, spesso, fra non poche difficoltà legate alla loro complessa e continua manutenzione.

L'Associazione Dimore Storiche Italiane, fondata nel 1977, riunisce 4.500 soci, i proprietari di dimore storiche diffuse su tutto il territorio nazionale, la sua missione è quella di aiutarli a difendere, preservare e valorizzare un patrimonio da trasmettere alle future generazioni.

In Campania, i proprietari associati sono circa 180, trentacinque nella sola provincia di Caserta.

E domenica se ne potranno visitare (previa prenotazione da effettuare direttamente presso le varie dimore con i numeri reperibili sul sito dell'Adsi) Palazzo dei conti Paternò di Montecupo in via San Carlo a Caserta, decorato con dipinti di gusto tardo settecentesco, il Giardino di Palazzo Cocozza di Montanara a Piedimonte di Casolla con piante rare e un allestimento curatissimo, Palazzo San Carlo a Santa Maria Capua Vetere, dedicato al Teatro San Carlo di Napoli, con mobili in stile impero e in stile Luigi Filippo, Palazzo Lanza a Capua, dove è custodito un importante archivio storico, contenente antiche pergamene, alcune risalenti al XV secolo, Castello Pandone a Prata Sannita, che ospita i musei delle due guerre mondiali, lo Chalet Pagliuca ad Alvignano, San Bartolomeo - Giardini del Volturno a Caiazzo, che si estendono per circa quattro ettari sul declivio di un colle che guarda la valle del fiume Volturno, Tenuta San Domenico a Sant'Angelo in Formis, masseria storica già documentata dal secolo XVI, e Villa Elisa con "Pagliai Medioevali" a Roccamonfina esteso per più di 10 ettari e con i pagliai di epoca arcaica, semplici abitazioni campestri di forma cilindrica con tetto di paglia e terra, tipiche del mondo rurale di questa area geografica.

Video

Beni culturali, a cui lo Stato riconosce il valore storico, artistico, architettonico, costituiscono, dunque, un patrimonio di rara bellezza, del quale Caserta è, appunto, assoluta protagonista, anche grazie ai referenti Nicola Tartaglione (Vice Presidente Adsi sezione Campania) e Maurizio Stocchetti (delegato Adsi Campania per Caserta e provincia). Appassionati d'arte e cultori del bello e della storia, si deve a loro anche la rinascita e la valorizzazione di Palazzo Domenico Mondo a Marcianise e dei Giardini dei duchi Guevara di Bovino a Recale, due splendide dimore che, però, per questa edizione delle "Giornate" non saranno accessibili.


«Purtroppo, diversamente da come abbiamo sempre fatto, non potremo accogliere i visitatori, in quanto già impegnati per la visita che un'associazione di agronomi effettuerà in entrambi i siti. Comunque, l'invito è quello di non perdere l'appuntamento: quella di domenica è un'occasione preziosa per conoscere luoghi straordinari di cui è ricca anche la provincia di Caserta», dice l'architetto Tartaglione. Che ricorda la genesi della manifestazione «che nacque in collaborazione con il Ministero della Cultura, con lo slogan "l'arte di condividere, condividere l'arte", più che altro, una dichiarazione di intenti, che si conferma di anno in anno», aggiunge.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA