Diretta Instagram in carcere: il video compare sui social

Nel corso della breve diretta social, i due hanno scherzato con i loro interlocutori, parlando di droga

Un frame del video
Un frame del video
di Emanuele La Prova
Domenica 20 Novembre 2022, 09:47 - Ultimo agg. 21 Novembre, 09:23
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Ha dell'incredibile ciò che è accaduto nel carcere di Carinola. Nel corso dell'ultimo fine settimana, infatti, due giovani detenuti hanno organizzato una diretta Instagram all'interno delle loro celle, nel padiglione nuovo della struttura. Per collegarsi in live con alcuni amici all'esterno della casa circondariale, i malviventi hanno utilizzato dei cellulari, in loro possesso da chissà quanto tempo. Sono in corso indagini serrate.

Nel corso della breve diretta social, i due hanno scherzato con i loro interlocutori, parlando di droga e lasciandosi andare ad urla e schiamazzi semi incomprensibili. Naturalmente, come spesso accade in queste situazioni paradossali, il video della live è diventato virale in poco tempo. L'assurdo episodio ha subito generato scalpore e polemiche. Non è la prima volta, infatti, che all'interno della casa circondariale carinolese i detenuti riescono ad entrare in possesso di cellulari, utili per comunicare con il mondo esterno. Per evitare che situazioni simili si verifichino con una certa frequenza, bisognerebbe intensificare i controlli e magari prestare maggiore attenzione ai movimenti degli «ospiti» della struttura. Sulla vicenda, successivamente, si è espresso anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. Dopo aver visto il video della diretta circolato sui social, quest'ultimo ha dichiarato: «Abbiamo avvertito la direzione del carcere. Bisogna fermare l'utilizzo e il contrabbando di cellulari, per interrompere la linea di comunicazione dei boss con l'esterno e per fermare la propaganda criminale sui social. Tra gli argomenti trattati nelle discussioni online c'è anche la droga. Secondo quanto ci è stato comunicato, non si tratta di un episodio isolato». Il consigliere della Regione Campania ha inoltre spiegato: «Al di là della singola vicenda, che singola non è dato che stiamo parlando di un fenomeno sempre più in crescita, crediamo sia arrivato il momento di prevedere misure più stringenti, per fermare gli usi impropri dei cellulari ed il traffico di telefonini introdotti all'interno delle carceri, casomai schermandoli per impedire questo fenomeno inaccettabile. Con questi strumenti non soltanto i boss sono in grado di comunicare con l'esterno e, quindi, di avere ancora il comando per le strategie criminali, ma, attraverso l'utilizzo delle piattaforme social, criminali e clan stanno dando vita ad una vera propaganda che bisogna interrompere a tutti i costi».


Ancora una volta, dunque, il carcere della cittadina casertana si ritrova ad essere teatro di un episodio paradossale quanto gravissimo. Nonostante le vicende del passato, i detenuti continuano a trovare il modo di comunicare con l'esterno. Solo un anno fa, gli agenti della polizia penitenziaria carinolese riuscirono a fermare l'ennesimo tentativo di introdurre nella struttura dei cellulari. Al tempo, a provarci, fu il dentista di un carcerato, a cui vennero sequestrati oltre dieci telefonini.
 

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