Ex Firema, maxi commessa
da 200 milioni di euro

Ex Firema, maxi commessa da 200 milioni di euro
di Enzo Mulieri
Domenica 17 Febbraio 2019, 14:00
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Maxi commessa da standing ovation quella in dirittura d'arrivo presso TFA (ex Firema), gruppo leader del mater ferro e che occupa nel solo stabilimento di S.Nicola la strada 298 lavoratori. L'altro ieri è stata salutata con un applauso, da tutte le maestranze riunite in sala mensa, la notizia diffusa dalla proprietà indiana Titagarah circa la firma di un mega contratto per la progettazione e costruzione di ben 54 elettrotreni (108 casse) del valore di oltre di 200 milioni di euro. L'accordo è stato siglato con la committente Regione Sicilia e da solo dovrebbe garantire l'incremento della produzione almeno per i prossimi tre anni. A darne l'annuncio in particolare il manager di riferimento Umesh Chowdhary che ha espresso la massima soddisfazione per un risultato esaltante per il prestigio dell'azienda ed anche ai fini del mantenimento dei livelli occupazionali.
 
Non solo. L'esito della gara consente da un lato di certificare la piena saturazione del personale, dall'altro farà anche da apripista per ulteriori percorsi di formazione ed aggiornamento di tutti gli addetti proprio in conseguenza dell'avvio della nuova missione produttiva. Un affare di interesse nazionale, quello concluso, dal momento che sarà utile per ammodernare una linea di particolare rilevanza in termini di trasporto pubblico locale quale la Circumetnea. Ovvero una ferrovia interessata alla tratta che parte da Riposto a Catania lungo il pendio dell'Etna, cui va aggiunto l'esercizio di un tronco di linea di circa 4 km che va da Catania Borgo a Catania Porto, a doppio binario e trazione elettrica denominata Metropolitana di Catania. Ed è proprio a questo ambito di tipologia di servizio che fa riferimento l'ultimo appalto da 200 milioni, un investimento regionale che apre le porte per TFA ad una stagione di grande prospettiva dopo criticità pregresse (vedi la sorte del bacino di crisi). Arriva pure nel momento più opportuno in considerazione dell'ormai prossima ultimazione nella fabbrica casertana degli ordinativi della Regione Campania (in particolare il treno T21), col conseguente calo dei volumi (dei 17 convogli ne sono stati già realizzati 11).

Circa la tempistica produttiva cui la proprietà dovrà far fronte per i prossimi mesi, non è ancora il caso di fare previsioni. Appare tuttavia possibile, secondo alcune indiscrezioni, che il primo treno metropolitano-etneo dovrebbe essere realizzato nell'arco di un anno a far data dalla esigibilità-cash dei fondi della Regione Sicilia. Dopodichè la produzione dovrebbe registrare un'accelerazione attraverso la lavorazione di un treno ogni due mesi. Quel che conta, come è stato precisato da Umesh Chowdary, è che sono stati mantenuti gli impegni di cui già era stato dato avviso ancor prima delle festività natalizie. «Siamo orgogliosi per quanto garantito - ha detto il delegato della Fim Cisl Michele D'Agostino a S.Nicola c'è la massima disponibilità a dare seguito al nuovo progetto». Il sentiment in fabbrica, alla fine, è di assoluta serenità. «A noi interessa innanzitutto la continuità del lavoro - ha dichiarato Giovanni Ianniello, delegato della Fiom - Dovremo mettere a frutto esperienze positive maturate per ultimo nel 2017 con la costruzione del treno Alfa 1. Siamo comunque fiduciosi anche perché l'azienda è impegnata su altri versanti, attraverso la partecipazione ad altre gare d'appalto». Volontà, dinamismo, competenze, insomma, messe insieme potranno dare i frutti auspicati, all'interno di un sito che fino a qualche tempo fa era considerato polo d'eccellenza nel settore ed all'interno del sistema produttivo dell'intero territorio. Un fiore all'occhiello sicuramente meritato, grazie alla capacita del gruppo dirigente indiano di sapersi muovere sul mercato e di dialogare con tutte le istituzioni di riferimento, a cominciare dall'Associazione datoriale Confindustria Caserta.
 
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