Caserta, apocalisse dei negozi
il centro «desertificato»

Caserta, apocalisse dei negozi il centro «desertificato»
di Franco Tontoli
Venerdì 11 Ottobre 2019, 08:33
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Più che stagnazione è continuo regresso dell'attività commerciale a Caserta, le saracinesche che vengono abbassate per essere fregiate dei «vendesi» o «fittasi» si espandono a macchia di leopardo nel centro urbano, in qualche caso per trasferimento da una strada all'altra, come nel caso di uno storico negozio di calzature da piazza Matteotti a via Crispo o dell'atelier di arredo e oggettistica firmata da piazza Dante a via Maielli.
 
Due vetrine illuminate in meno, quella della piazza centrale, che sono assenze tangibili in quello che non si è riusciti a trasformare in pulsante centro naturale commerciale, nonostante programmazioni e incentivazioni. «Si continua a puntare il dito accusatore contro la zona a traffico limitato dice Salvatore Petrella, presidente provinciale della Confesercenti ma bisogna cominciare seriamente a fare, da parte degli esercenti, un minimo di autocritica per una certa sonnolenza sino a oggi dimostrata. La Ztl non può essere la sola responsabile della crisi, ma bisogna reagire». Come? Petrella: «Chiedere all'amministrazione comunale la revisione del piano traffico per concretizzare provvedimenti che siano fatti per il cittadino e poi di riflesso per le attività commerciali. Se l'attuazione della limitazione del traffico non ha mai funzionato, bisogna ricercarne la cause e correggere le premesse. Certo la Ztl è un provvedimento sbrindellato che si è rivelato penalizzante proprio perché inadeguato».
LA SOLUZIONE
Veniamo al ruolo dei commercianti, quali soluzioni propone la Confesercenti che lei rappresenta? «I commercianti devono inserirsi nei provvedimenti dice il presidente e non relegarsi all'opposto. Una volta programmata una realistica Ztl ci si dà da fare, creare giornate, soprattutto di fine settimana, in cui si offrono articoli e prodotti particolari a prezzi speciali, magari collegati a manifestazioni parallele. Un esempio per questa stagione; la presentazione di prodotti autunnali, la castagna dai dolci ai suoi colori nella moda, degustazioni e vetrine dedicate. Se ci si rifà al solo gustosissimo frutto, si fa una sagra, se si realizzano gli accoppiamenti, allora siamo agli eventi».
IL DECORO
Continua: «Dall'amministrazione comunale vanno pretese una serie di cose: far rispettare le regole per l'efficienza della Ztl, assicurare il decoro ambientale che sappiamo com'è, sorvegliare sulla raccolta differenziata, far rispettare gli orari di chiusura degli esercizi pubblici più affollati». Al corso Trieste, nel tratto da via Colombo in piazza Dante, si contano 23 attività cessate, in via San Giovanni 14, la cifra è considerevole in proporzione alla lunghezza dell'arteria: canoni di locazione troppo alti? Giuseppe Petrella, operatore immobiliarista: «Qualche tempo fa sì, oggi però ci sono abbattimenti nei fitti anche del 50 per cento. C'erano locazioni, chiaramente non tutte, di 9000 euro mensili, oggi la metà». Il settore che non risente della crisi è quello della ristorazione, la Galleria del Corso starebbe per ospitare un ristorante cinese, tutta mangereccia l'offerta? Il presidente della Confesercenti: «È legge di mercato, dove c'è domanda».
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