L'Italgas: «ll Comune ci ostacola nella gestione dell'acqua»

Il sindaco: "Concessione scaduta, dobbiamo consegnare gli impianti all'Eic"

L'Italgas: «ll Comune ci ostacola nella gestione dell'acqua»
L'Italgas: «ll Comune ci ostacola nella gestione dell'acqua»
di Luisa Conte
Giovedì 11 Gennaio 2024, 08:53 - Ultimo agg. 20:06
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«Sulla rete idrica di Caserta, una concessione storica del gruppo Italgas, stiamo provando da tempo a realizzare interventi migliorativi per ridurre perdite che hanno toccato anche i due terzi dell'acqua distribuita». Lo ha detto l'ad di Italgas, Paolo Gallo, intervenendo all'evento "Reti e servizi digitali per un sistema idrico anti-spreco" organizzato da "Il Messaggero". La società che gestisce la rete in città, oltre che a Baia e Latina, Casaluce, Galluccio e Roccaromana, è riuscita a ridurre le perdite idriche a Caserta ma ha dovuto fare i conti con alcuni "imprevisti".

«Purtroppo - ha spiegato Gallo - abbiamo trovato sulla nostra strada un'amministrazione comunale che ostacola queste attività perché ha altri piani: intende riprendersi la rete e di conseguenza evitare che rendendola più efficiente se ne accresca il valore. Il tutto a discapito del servizio e della comunità. Nonostante questo percorso a ostacoli, pero, grazie all'innovazione tecnologica, siamo riusciti a ridurre moltissimo le perdite ma avremmo potuto fare di più».

Parte da lontano la "guerra" tra il Comune di Caserta e la Italgas, oggi diventata Nepta, società che gestisce una rete che si estende per circa 280 chilometri servendo una popolazione complessiva di oltre 90.000 abitanti.

Tutto è iniziato quando Palazzo Castropignano non ha inteso rinnovare il contratto scaduto nel 2020 e nel febbraio del 2021 la giunta ha avviato la transizione dalla gestione privata a quella pubblica. L'obiettivo del sindaco Marino era quello di gestire in house il servizio idrico, costituendo una società pubblica per il distretto di Caserta. Possibilità, questa, superata, anche se il Comune non ha ancora aderito all'Ente Idrico Campano, la Spa nel quale dovrebbero confluire tutti i 104 comuni del Casertano.

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Il ritardo nell'adesione è stato giustificato dallo stesso sindaco - proprio per il contenzioso in corso tra Ente e Italgas, con il Comune che chiede la ricognizione degli impianti per la restituzione degli stessi, e la ditta che insiste sul mantenimento della gestione fino al subentro della società unica. E anche in questo caso il sindaco Marino replica: «La concessione trentennale di Italgas a Caserta è scaduta e quindi è un obbligo di legge riconsegnare la rete alla città. In Campania esiste una norma regionale che prescrive che, una volta scadute le concessioni dei privati, il Comune deve consegnare gli impianti all'Eic, soggetto unico gestore del ciclo integrato delle acque, che a sua volta individua il soggetto unico gestore. Per l'amministrazione comunale è un obbligo di legge, non è assolutamente una scelta discrezionale. Italgas ha avuto trent'anni per fare investimenti e non ha fatto altro che perdere tempo e, quindi, occasioni».

Una battaglia lunga che alla fine ha penalizzato gli utenti costretti a fare i conti con una serie di perdite idriche su tutto il territorio che hanno provocato danni alle strade e disagi. Diverse le richieste di interventi che non hanno avuto l'ok dall'Ente. Per esempio lo scorso 5 aprile l'Italgas ha inviato una nota al Comune e all'Eic in cui chiedeva l'autorizzazione a effettuare delle opere di manutenzione straordinaria della rete e degli impianti. In particolare si invitava a rilasciare il permesso per eseguire interventi nelle vie Comin, Galatina e Gennaro Papa e in viale delle Industrie, e per installare 19 sistemi di misurazione digitali di ultima generazione che avrebbero consentito di rilevare in tempo reale eventuali dispersioni di acqua. Ma 16 giorni dopo, con una nota firmata dal dirigente Francesco Biondi, il Comune non autorizzava le opere, anzi sollecitava la ricognizione dello stato di consistenza e manutenzione dell'impianto idrico.

E proprio della digitalizzazione, e quindi dei misuratori digitali proposti al Comune di Caserta, ha parlato ieri l'ad di Italgas che ha rimarcato come sia «una priorità». Gallo ha spiegato che «nel nostro nome c'è il gas, ma gestiamo reti e quello che abbiamo fatto negli ultimi dieci anni nel settore del gas possiamo mutuarlo con eguale successo sulle reti idriche, soprattutto in termini di upgrade tecnologico. La digitalizzazione è una priorità perché permette non solo di migliorare il servizio, riducendo nell'immediato le perdite, ma anche di raccogliere dati in tempo reale così da poter definire una priorità negli interventi». Grandi progetti, dunque, che però potrebbero non essere realizzati a Caserta visto lo scontro. Italgas ha già pronto un piano fino al 2029.
 

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