Il processo si è concluso in totale con 12 condanne, tra cui quella agli imprenditori Antonio e Salvatore Schiavone (condannati rispettivamente a sei anni e sei anni e due mesi); 14 le assoluzioni, tra cui quella di Rita Emilia Nadia Di Giunta (in primo grado aveva avuto otto mesi), ex amministratore delegato di «Terra di Lavoro» SpA (società della Provincia di Caserta) e tesoriere della Fondazione «Campania Futura», il movimento politico creato dal sindaco De Lucia. I reati contestati a vario titolo agli imputati erano l'associazione a delinquere, la corruzione, il finanziamento illecito ai partiti, la turbata libertà degli incanti e la truffa.
Tra gli assolti l'ex Comandante della polizia municipale di San Felice a Cancello, Francesco Scarano, difeso da Alberto Martucci.
La tangentopoli a San Felice a Cancello scoppiò il 30 settembre 2016, quando De Lucia finì in carcere con l'accusa di aver ricevuto tangenti da imprenditori in cambio di appalti, in particolare nel settore dei rifiuti. I carabinieri di Maddaloni arrestarono anche la Di Giunta e amministratori di San Felice a Cancello.