Crisi dei rifiuti a Caserta,
fumata nera: è sciopero

Crisi dei rifiuti a Caserta, fumata nera: è sciopero
di Daniela Volpecina
Mercoledì 20 Febbraio 2019, 12:00
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Raccolta rifiuti, i dipendenti del consorzio Ecocar confermano lo sciopero indetto per sabato 23 febbraio. L'incontro di ieri mattina tra le organizzazioni sindacali e la dirigenza non ha sortito infatti gli effetti sperati. Al momento spiegano le maestranze non abbiamo ottenuto risposta a nessuna delle nostre domande. Non c'è neanche una data certa per l'erogazione degli stipendi di gennaio. Forse entro questo venerdì. Forse.
 
La tensione tra gli operai di Ecocar è alle stelle. Chiedono un incontro urgente con i commissari e con il Comune. Si dicono disposti a congelare la mobilitazione solo se la convocazione arriverà entro il 23. Sul tavolo non c'è però soltanto il nodo delle retribuzioni. I lavoratori attendono chiarimenti e rassicurazioni sul dopo Ecocar. Nel corso del vertice in Prefettura del 29 gennaio scorso, i commissari straordinari furono lapidari. Non è più possibile continuare a lavorare in regime di proroga per lo più con un accordo economico che risale a sei anni fa' fecero notare in presenza delle autorità. Commissariato un anno fa all'indomani dell'interdittiva antimafia emanata dalla Prefettura di Latina e a poche settimane dalla scadenza del contratto, il consorzio ha infatti continuato a lavorare in attesa che l'Ente bandisse una nuova gara per scongiurare l'interruzione di un pubblico servizio. Non si è trattato infatti di una vera e propria proroga bensì di un atto d'obbligo considerata la natura del servizio gestito, quello della raccolta e del conferimento dei rifiuti. Ma nessuno, neanche i commissari, avrebbero mai immaginato che questo stato di cose sarebbe andato avanti per oltre un anno. L'amministrazione comunale ha appena predisposto una nuova determina che garantisce il pagamento del canone mensile a Ecocar anche per i mesi di marzo e aprile. Nel frattempo si studia la strada da intraprendere anche alla luce dell'indagine della Dda sulla nuova gara di appalto, quella che stava per essere aggiudicata a novembre scorso e che avrebbe dovuto mettere fine alle attività di Ecocar. E poi c'è la nota dolente delle sanzioni. Il braccio di ferro tra il Comune e il consorzio è tutt'altro che finito. L'amministrazione sostiene infatti di dover applicare a Ecocar una sanzione del dieci per cento (pari a circa 5,6 milioni di euro) sull'importo complessivo dell'appalto così come previsto dal protocollo di legalità per le realtà colpite da interdittiva antimafia. I commissari, dal canto loro, sostengono che la sanzione non debba essere applicata perché il provvedimento della Prefettura è stato emesso a poche settimane dalla scadenza dell'appalto. La sopravvivenza di Ecocar spiegano le rappresentanze sindacali dipenderà in parte dall'esito di questo contenzioso'. In un simile contesto, le rivendicazioni che arrivano dalle segreterie provinciali e dalle Rsu di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel assumono dunque un peso specifico. Quello di chi pretende certezze sul proprio futuro lavorativo e su tutto ciò che ruota intorno al lavoro: dai fondi previdenziali all'assegnazione del vestiario, dal potenziamento delle condizioni di sicurezza alla manutenzione del parco auto passando per una redistribuzione dei carichi di lavoro e una riorganizzazione dei servizi. Il cantiere di Caserta si legge nel verbale diffuso dalle sigle al termine della riunione sta facendo registrare una preoccupante serie di infortuni, al punto da essere considerato uno dei cantieri maggiormente a rischio sul piano della sicurezza'. Al momento spiegano i lavoratori - ci sono quindici unità che presentano patologie fisiche, a questi occorre poi aggiungere quelli dichiarati inabili al servizio esterno e quelli che stanno per andare in quiescenza. Questa cronica carenza di personale si riversa inevitabilmente sui dipendenti che quotidianamente svolgono l'espletamento del servizio con turni e carichi massacranti'. A Palazzo Castropignano è dunque corsa contro il tempo per scongiurare un nuovo stop della raccolta dei rifiuti che si riverserebbe ancora una volta (è la terza dall'inizio dell'anno) sulla città facendola piombare nel degrado proprio nel week-end, quando la produzione dei rifiuti aumenta anche per effetto della movida e dei flussi turistici. L'amministrazione ha infatti rivolto un appello ai cittadini e ai commercianti a non esporre i rifiuti in strada nella serata di venerdì.

Ovviamente si spera che nei prossimi giorni possa esserci uno spiraglio e che lo sciopero venga scongiurato.
 
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