Cinque colpi di pistola sul ristorante,
notte di paura a Casertavecchia

Cinque colpi di pistola sul ristorante, notte di paura a Casertavecchia
di Biagio Salvati
Venerdì 26 Luglio 2019, 12:00
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Ha tutti gli aspetti di un raid di natura camorristica, anche se gli accertamenti investigativi spaziano in più direzioni, la sparatoria contro le parti esterne del ristorante Tommy, aperto il 9 maggio scorso a Casola, nella frazione collinare di Caserta.

A distanza di due mesi e mezzo dall'inaugurazione, il ristorante aveva una precedente sede a Caserta, è giallo sui cinque colpi di pistola contro vetri, muri e ingresso della struttura esplosi nel tardo pomeriggio di mercoledì.
 
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Caserta, chiamati dallo stesso titolare che ha negato di avere mai avuto richieste estorsive. Una circostanza che, se risultasse accertata, sposterebbe le ipotesi investigative su altre piste, non escluse quelle legate a questioni personali. In ogni caso, si tratterebbe di un autore o di autori in grado di procurarsi un'arma e dei proiettili. Gli uomini della Scientifica della Polizia di Stato della Questura di Caserta hanno eseguito tutti i rilievi del caso nel corso di un minuzioso sopralluogo all'esito del quale è stato accertato che sono stati esplosi cinque colpi.

Come accade in questi casi sono stati sentiti alcuni testimoni mentre potrebbero alcune telecamere di sicurezza nella zona a poter dare una risposta, una volta analizzate le eventuali immagini: dettagli, elementi o spunti investigativi utili a risalire all'autore o agli autori della sparatoria.

Sullo scenario criminale, nella zona non si registrato particolari precedenti simili e, dal momento che molti clan sono disarticolati, è difficile pensare anche a un'azione per il controllo del territorio. Tutto ciò senza escludere schegge impazzite degli ambienti del crimine organizzato o iniziative isolate e personali. Un'ipotesi che si scontra con le dichiarazioni del titolare del ristorante il quale avrebbe negato di aver ricevuto minacce o richieste estorsive. Gli interrogativi potrebbero spuntare, è una ipotesi, nell'ambito della sfera personale del titolare o qualcuno vicino a lui ma sono circostanze che potrebbero già essere al vaglio degli inquirenti, come quelle di qualche «nemico».

Il titolare, a quanto si apprende, gestiva lo stesso ristorante al centro di Caserta ma per motivi imprenditoriali si sarebbe spostato nella frazione collinare individuando un complesso più grande ed accogliente aperto il 9 maggio scorso. Intanto, l'episodio è diventato un fascicolo giudiziario della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, aperto a carico di ignoti: ora vi confluiranno tutti gli elementi raccolti dagli investigatori e quelli relativi ad ulteriori sviluppi del caso. Anche da eventuali testimonianze raccolte dagli 007 della Questura di Caserta, indagini della Mobile guidata in questi giorni da Luigi Martino, potrebbero arrivare elementi di spunti investigativi per la pista da seguire ma qualsiasi ipotesi, per avere degli sviluppi necessita soprattutto di collaborazione da parte della vittima e di persone eventualmente a conoscenza di aspetti utili alle indagini.
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