Tiziana Maffei direttrice Reggia di Caserta:
«Col Pnrr cantiere da 25 milioni di euro»

Tiziana Maffei direttrice Reggia di Caserta: «Col Pnrr cantiere da 25 milioni di euro»
di Lidia Luberto
Giovedì 27 Gennaio 2022, 11:00
4 Minuti di Lettura

Direttore Maffei, attraverso il Pnrr la reggia di Caserta potrà spendere 25 milioni di Fondi europei, entro il 2026: se lo aspettava?
«Ci speravamo, per affrontare questioni irrisolte», risponde Tiziana Maffei, direttore generale della reggia, in carica da quasi tre anni: «Siamo una delle cinque realtà architettoniche (oltre alla nostra, in Campania c'è il parco di Capodimonte, Villa Favorita, e poi una villa in Veneto e una nel Lazio), che, in tutta Italia, usufruiranno di un finanziamento ad hoc. Ovviamente, i soldi arriveranno a condizione che entro giugno riusciamo a presentare tutta la progettazione preliminare e a ultimare la procedura amministrativa».

Come saranno utilizzati questi fondi?
«Dei 25 milioni del Pnrr che avremo a disposizione, grazie alle somme previste per affrontare le non semplici progettazioni, 4 milioni e mezzo verranno impegnati per l'acquedotto Carolino e il recupero delle sorgenti del Fizzo, 2,5 per il bosco di San Silvestro con la sua messa in sicurezza anche antincendio.

Oltre 13 milioni saranno destinati al parco reale, alla via d'acqua, al completamento dell'impianto di irrigazione, mentre il rimanente servirà per la sistemazione dei muri, delle rocce e del percorso che porta al Torrione».

Quale ricaduta occupazionale è possibile prevedere?
«La reggia già oggi ha restauri in corso dentro e fuori il palazzo, cantieri aperti in ogni angolo, che nel 2021 hanno dato lavoro ad almeno 120 persone. Con questi ulteriori interventi, com'è ovvio, ci saranno altre possibilità lavorative per molti».

Quali sono i lavori ancora in corso?
«Intanto c'è da completare l'intervento alla Peschiera grande, rallentato a causa di un momento amministrativo complesso. A fronte di imponenti lavori straordinari previsti nel piano commissariale, infatti, abbiamo dovuto far fronte ad una gravissima carenza di personale: moltissimi dipendenti sono andati in pensione; ci sono stati anche diversi congedi per maternità che temporaneamente hanno inciso sull'andamento delle opere. In un cantiere ci siamo trovati nella necessità di cambiare tre volte la direzione dei lavori».

È previsto anche il riutilizzo dell'area che ospitava la collezione «Terrae Motus»?
«Sì. Infatti stanno per iniziare lavori, per un importo di 2.5 milioni di euro, nell'area dell'ex Aeronautica, dove era ospitata la collezione e dove verrà realizzato finalmente il nuovo spazio espositivo temporaneo. Siamo impegnati nella progettazione di adeguamento funzionale del Teatro di Corte da completare entro il 2023, in modo da poterlo aprire al pubblico in occasione delle celebrazioni per il 250esimo anniversario della morte di Vanvitelli».

E gli interventi finanziati con i Fondi sviluppo e coesione?
«Tra aprile e giugno termineranno i lavori, del primo stralcio del finanziamento di 40 milioni di euro, sui tetti e sulle facciate e nell'appartamento dell'800, dove verranno restaurati anche gli infissi. Si stanno completando poi le progettazioni degli altri 2 stralci che prevedono la realizzazione del centro congressi e la costruzione della scala elicoidale, pensata e mai realizzata da Vanvitelli; la ristrutturazione dei bagni nel parco; il rifacimento del viale centrale. Con i fondi ordinari e straordinari, abbiamo affrontato il tema dell'efficienza energetica con l'installazione della nuova centrale termica, e completato l'impianto di videosorveglianza. Questa settimana si è avviata la progettazione, da parte del gruppo di professionisti vincitore della gara Invitalia, per il complesso dei passionisti. Grazie ai fondi della L 77 si sta rielaborando il Piano di gestione sito Unesco, e con altri 81mila euro sistemeremo alcuni torrini dell'acquedotto, per i quali è stata stipulata una convenzione con l'Ente idrico campano».

Ma in che modo la pandemia sta condizionando l'attività di valorizzazione del monumento?
«È vero, nella programmazione di iniziative di valorizzazione ci eravamo fermati a causa della pandemia, ma ora pensiamo di ripartire dando il via a due importanti mostre. La prima, intitolata Il piccolo principe, dedicata alla scultura di Carlo Tito del Sanmartino in programma per marzo-aprile, e l'altra, a luglio, dedicata ai giardini nel tempo. Non dimentichiamo, poi, che nel 2023 ricorrono le celebrazioni per i 250 anni dalla morte di Vanvitelli che ci vedranno, ovviamente, protagonisti». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA