Tredicenne accoltellato
ad Aversa: è vivo per miracolo

Tredicenne accoltellato ad Aversa: è vivo per miracolo
di Nicola Rosselli
Lunedì 18 Luglio 2022, 08:42
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Tredicenne preso di mira dal branco. Ancora sangue durante la selvaggia movida aversana. Un filo rosso unisce, oramai, tutti i fine settimana in una città presa d'assalto da migliaia di ragazzi. Un tredicenne di Trentola Ducenta è stato aggredito nel corso di un raid, destinato a un suo amico, che poco prima aveva litigato con un altro ragazzo. Questi i fatti: erano da poco trascorse le ore 23 di sabato, quando nei pressi del cinema-teatro «Cimarosa», vicino alla paninoteca Arzillo, si vedono due giovani litigare ad alta voce. Poi la calma e la fuga di uno dei due. Sembrava tutto finito, ma all'improvviso il giovane (che era andato via poco prima) è tornato con una gang di adolescenti dopo dieci minuti, armata di tutto punto: fra le mani, mazze da baseball e un coltello. La furia si scatena, senza un motivo: il tredicenne viene pestato a sangue, ma non ha alcuna colpa. Gli amici si mettono in salvo. Alla fine, il ragazzino ferito ne avrà per trenta giorni, come da referto dei sanitari dell'ospedale «Moscati» di Aversa. Gli rimarrà il volto deturpato dalle coltellate inflitte alle guance e una coltellata a pochi centimetri dalla carotide. Poteva morire.

È possibile che l'episodio sia stato ripreso dalle telecamere dei negozi nei dintorni. Se così fosse, gli aggressori hanno le ore contate. Ormai, la movida aversana non ha più freni: la vittima aveva la sola colpa di camminare in strada insieme all'amico che poco prima si era lamentato del fracasso del branco. Qualcuno dice che gli scalmanati provenissero da Cesa e sarebbero giunti ad Aversa, come accade spesso anche per altri, solo per provocare e aggredire. A indagare sulla violenza, gli agenti del locale commissariato coordinati dal dirigente Antonio Sepe. Una testimonianza diretta giunge dai social grazie a Lucrezia Di Santo: «Sono stata spettatrice di un atto che mi ha lasciata sconvolta. In via Veneto, all'altezza della paninoteca Arzillo, un gruppo di pazzi scatenati furiosi erano ammassati su un ragazzo vestito di bianco e indifeso. Tra questi, uno di loro con una mazza da baseball di ferro l'ha sferrata nell'addome di questo ragazzo, subito dopo un altro gli ha lasciato due pugni sul volto facendogli uscire sangue a palate. C'era un uomo adulto che gridava per fermarli, ma loro posso affermare che erano impassibili ad ogni forma di freno. Bottiglie di vetro che volavano. Sono rimasta allibita». C'è anche un'altra testimonianza.



A raccontare è Francesca Brandi: «Da poco mio figlio ha saputo che un suo amico, ad Aversa, è stato sfregiato in faccia in più punti con un coltellino, preso alle spalle da un gruppo di ragazzini. Io mi chiedo: ma come mai ultimamente anche fra i più piccoli si sta diffondendo questa violenza inaudita?» Una domanda alla quale cerca di dare una risposta il consigliere Pasquale Fiorenzano che evidenzia come questi episodi accadano praticamente ovunque. E continua: «Il discorso sicurezza è un tema assai complesso, ma è anche un tema di grande sofferenza per chi amministra: innanzitutto, nella nostra città non si può parlare di movida limitata a una zona. Questo, purtroppo, rende difficile controllare il fenomeno». «La municipale di Aversa continua Fiorenzano - perde sempre più uomini e ha organico ridotto. Ma, come in tutte le città, è ancora più difficile la sera avere la possibilità di fare di più. Avremmo bisogno di poter assumere nuove risorse, nuovi mezzi e purtroppo ad oggi questo non è possibile. Mercoledì il sindaco ha incontrato il prefetto, abbiamo espresso la nostra preoccupazione ed il nostro disagio. La soluzione quale potrebbe essere? Quella di spegnere la città alle 8 di sera? Non possiamo, allora debbono aiutarci».

Fiorenzano pone, in chiusura, l'accento sull'assenza dei genitori. Una situazione di disagio che proprio qualche giorno fa era stata evidenziata dal sindacato Les Polizia di Stato: «Da circa due anni denunciamo il problema sicurezza in provincia di Caserta, ma ad oggi aspettiamo ancora una risposta dalla ministra Lamorgese». Si attende l'arrivo, mai avvenuto, di 150 poliziotti.
 

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