Whirlpool, salta l'accordo:
il destino incerto di 75 lavoratori

Whirlpool, salta l'accordo: il destino incerto di 75 lavoratori
di Enzo Mulieri
Venerdì 12 Aprile 2019, 12:00
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Sembrava tutto fatto perché l'accordo sulla reindustrializzazione del sito Whirlpool di Teverola potesse andare in porto. Lo si poteva dedurre dall'esito rassicurante dell'ultimo tavolo regionale là dove sembrava che istituzioni, sindacati, azienda, la stessa Asi, avessero raggiunto un'intesa, là dove sembrava indicato un indirizzo risolutivo per superare le persistenti inadeguatezze sotto il profilo burocratico.

Ieri invece il dietrofront dal momento che ulteriori complicazioni al progetto di reindustrializzazione sarebbero sopraggiunte per le autorizzazioni riguardanti l'area ubicata all'interno dell'Asi. A bloccare l'intera procedura, secondo indiscrezioni che richiedono conferma anche nei prossimi giorni, le mancate garanzie per i corrispettivi relativi all'assegnazione del suolo, adempimento di assoluta priorità per dare il via al funzionamento degli impianti e quindi al buon esito del ciclo produttivo.
 
Tante circostanze non troverebbero riscontro presso i responsabili dell'azienda, comunque sia finirebbero per allungare i tempi previsti per la ripartenza del sito, contrariamente a quanto auspicato in sede istituzionale sia dall'assessore regionale alle Attività produttive Antonio Marchiello sia dall'assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri.

A causa di tanti contrattempi restano in fibrillazione gli ex operai Whirlpool, ben 75, che si ritrovano tuttora in cassa integrazione e che attendono di essere impiegati nella nuova società di proprietà del gruppo Civitillo.

«Dal primo aprile ad oggi leggiamo ed assistiamo ancora a scambi di comunicazioni formali che sottolineano un continuo e dannoso scarico di responsabilità che ha come unico effetto l'ulteriore ritardo dell'avvio dell'attività di Teverola - così riferiscono le segreterie provinciali dei metalmeccanici -. L'ultima nota da parte della presidenza dell'Asi riporta tutta la discussione di nuovo al punto di partenza. Ma la reindustrializzazione del nuovo sito, attraverso la Fib, deve completarsi con urgenza. La realizzazione di tale percorso, oltre a rappresentare per i lavoratori coinvolti la possibilità di ritornare ad essere produttivi, significa per l'intero apparato industriale metalmeccanico della provincia un qualificante punto di ripartenza». Di questo ne aveva dato atto in particolare la Uilm, col segretario della Campania Antonio Accurso, proprio l'altro giorno nel corso del convegno che si è svolto a San Marco. «Chiediamo alla Regione di intervenire nuovamente con urgenza - ribadiscono le tre sigle - affinché si rispettino gli impegni assunti». La mobilitazione è imminente, a dispetto di notizie che finora erano improntate ad un certo ottimismo.
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