Leaders, ritratti delle 20 personalità politiche più influenti del mondo

Leaders, ritratti delle 20 personalità politiche più influenti del mondo
di Erminia Voccia
Venerdì 24 Gennaio 2020, 13:42
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«Per essere dei grandi leader è necessario diventare studiosi del successo e il miglior modo per me è quello di conoscere la storia e la biografia degli uomini che hanno avuto successo. Così la loro esperienza diventa la mia esperienza». A dirlo fu Napoleone Bonaparte il quale sapeva benissimo quanto proiettare un'immagine vincente di sé fosse un fattore decisivo per conquistare il successo personale. Per lo stesso motivo, scrive il giornalista di Panorama Luciano Tirinnanzi curatore del libro Leaders, i volti del potere mondiale, Napoleone «amava molto i mezzobusti e un po' meno i ritratti a cavallo, odiando le dicerie intono alla sua statura limitata, che gli impedivano di salire sul destriero con la stessa agilità dei suoi soldati». Molto prima di Bonaparte, anche Giulio Cesare, simbolo di forza e di comando, condivideva tale consapevolezza. «Una consapevolezza - sottolinea Tirinnanzi, esperto di relazioni internazionali - che si tramanda immutabile nel tempo, indipendentemente dall’epoca e dai costumi. Un’intuizione immanente e universale, che vuole l’apparire vincenti molto vicino all’esserlo davvero: un trucco, che può efficacemente sopperire altre mancanze e che non cessa di valere come regola aurea in ogni contesto di potere».  

Il volume Leaders, i volti del potere mondiale, edito da Paesi Edizioni, raccoglie le biografie delle venti personalità più carismatiche e influenti del mondo. La copertina è disegnata da Emanuele Ragnisco, autore anche delle copertine dei fortunati romanzi di Elena Ferrante. Leggendo Leaders si viaggia senza biglietto da un mondo a un altro, senza soluzione di continuità, attraversando Paesi, sistemi politici e modelli culturali differenti. Si scope cosa si cela dietro ogni storia di successo, che poi altro non è che il racconto di una vicenda personale. A tracciare i profili dei grandi leader del nostro tempo sono i più noti giornalisti italiani, analisti e storci. Ad arricchire l'opera e a consegnare al lettore i ritratti a 360 gradi degli uomini più potenti del mondo ci sono le fotografie della celebre agenzia britannica Reuters, scatti selezionati, originali e spesso poco istituzionali. Ogni ritratto è accompagnato dalle citazioni che meglio di altre sono utili a comprendere più a fondo la personalità dei leader.

Tra i volti del potere mondiale ci sono il megalomane presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, la cui biografia è affidata ad Antonio Badini, ex consigliere della Presidenza del Consiglio; il presidente della Repubblica e segretario generale del Partito Comunista Cinese Xi Jinping, il principino Xi, il cui profilo è tracciato da Giorgio Mantici, sinologo e docente presso L’Università L'Orientale di Napoli. Ma anche Jorge Mario Bergoglio, Papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, l'italiano Mario Draghi, Elisabetta II regina del Regno Unito di Gran Bretagna, Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth, Angela Merkel, la mamma d'Europa descritta come la bambina che impara in fretta dalla penna del corrispondente Daniel Mosseri. Il ritratto del premier indiano Narendra Modi è firmato dal giornalista de Il Sole 24 Ore Ugo Tramballi, mente lucidissima e grande conoscitore dell'India. La giornalista e corrispondente per La Stampa Marta Ottaviani firma il ritratto del presidente turco RecepTayyip Erdogan, «il calciatore che si fece sovrano» della «Turchia islamo-nazionalista e nostalgica dell'Impero ottomano, pronta a dar vita a venti di guerra nel Mediterraneo». L’esperto di Latino America e firma de Il Foglio Maurizio Stefanini traccia la biografia del presidente brasiliano Bolsonaro. Rocco Bellantone, giornalista esperto di Nord Africa, scrive il ritratto dell'incantatore di folle, il re del Marocco Mohammad VI

È proprio vero che «la felicità non arriva di punto in bianco e i sogni non si avverano da soli. Dobbiamo stare con i piedi per terra e lavorare sodo. Dovremmo sostenere che lavorare sodo è la virtù più onorevole, più nobile, più grande e più bella». Parola di Xi Jinping. 
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