ORVIETO «Aborto sotto attacco in Umbria». Nella "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" a fare un punto sulla situazione, orvietana e umbra, è il Centro Antiviolenza "L'albero di Antonia" di Orvieto che da anni si occupa di assistenza, sostegno e tutela di donne vittime di violenza. «In Umbria – spiegano le volontarie del Centro - sotto attacco è il diritto di aborto: nell’emergenza Covid l’interruzione volontaria di gravidanza chirurgica, non è più garantita in 5 ospedali su 9, mentre l’Ivg farmacologica è possibile solo in 3 ospedali, obiettori di coscienza permettendo. Dopo le nuove indicazioni emanate dal Ministero della Sanità le associazioni femministe umbre premono per un immediato ripristino della Ivg farmacologica senza obbligo di ricovero ospedaliero, contrariamente a quanto deliberato dalla Giunta regionale nel giugno scorso». E' un tema su cui non è possibile perdere tempo e che necessita di grande attenzione e per il quale “L'albero di Antonia” sta portando avanti molti confronti, in tutto il territorio regionale, al pari della attenzione, sempre massima, nei confronti delle situazioni di violenza.
La violenza di genere. «Nel territorio Orvietano i dati emersi e l’esperienza vissuta durante i nove mesi d’emergenza Covid hanno evidenziato un incremento dei casi e della gravità delle situazioni di violenza – spiegano dal Centro - diverse donne sono state costrette a lasciare le loro case a causa del partner violento.
Vignetta di Befeldo per Sputnink, donata al Messaggero in occasione del 25 novembre 2020