Cartelle, boom rottamazione: 950mila domande

Cartelle, boom rottamazione: 950mila domande
di Michele Di Branco
Domenica 20 Maggio 2018, 08:10 - Ultimo agg. 14:55
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Rottamazione fiscale a passo di carica. Sono 950 mila le domande di adesione alla definizione agevolata raccolte dall'Agenzia delle Entrate al 15 maggio scorso, data ultima entro la quale era possibile infilarsi nell'ultima finestra aperta dallo Stato per chiudere i conti con i debiti esattoriali accumulati nel corso degli ultimi 18 anni pagando tutte le tasse dovute ma godendo della cancellazione di sanzioni e interessi di mora. In 202 giorni (l'operazione era partita il 26 ottobre 2017) il 62% delle domande è stato inviato tramite i canali digitali: web (sito di Agenzia Riscossione sia con Fai D.A. te che in area riservata ed Equipro) e pec (posta elettronica certificata), mentre il 37% delle richieste è stato presentato agli sportelli e l'1% attraverso i tradizionali canali postali.
 

Chi ha lasciato cadere questa opportunità sarà chiamato a versare l'intero importo indicato in origine dalla cartella esattoriale, con aggravi medi che si aggirano intorno al 40%. Gli uomini del fisco guidati da Ernesto Maria Ruffini puntano ad incassare circa 2 miliardi da questa Rottamazione-bis. Occorre ricordare potevano essere rottamate le cartelle con debiti dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017.
 
Tuttavia le domande di adesione agevolata non potevano essere nuovamente presentate per quei debiti interessati dalla prima tornata della Rottamazione per i quali non si sia poi provveduto al pagamento delle somme dovute entro le previste scadenze. Richieste ok anche per i contribuenti che non sono stati ammessi alla precedente definizione agevolata solo se al 24 ottobre 2016 avevano un piano di rateizzazione in essere con l'agente della riscossione e non erano in regola con i pagamenti delle rate in scadenza entro il 31 dicembre 2016.

Cosa succede adesso che la finestra è stata chiusa? Ai contribuenti non resta che aspettare il responso del fisco. Secondo quanto indicato dalla legge, l'Agenzia delle entrate-Riscossione analizzerà ora le istanze ricevute e fornirà la risposta ai contribuenti con l'esito di accoglimento e eventuale rigetto dell'adesione. Entro il 30 giugno 2018, a coloro che hanno aderito alla definizione agevolata, verrà inviata la Comunicazione delle somme dovute con l'elenco dei carichi rottamati, il dettaglio sui possibili debiti che non possono rientrare nella definizione agevolata e i bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello di adesione. Quanto ai versamenti, per i debiti affidati alla riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017, è previsto un massimo di 5 rate (luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019), ciascuna pari al 20% del debito definito.

Per i carichi rottamabili relativi al periodo primo gennaio 2000 - 31 dicembre 2016 si prevede fino a un massimo di 3 rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019. Le prime due rate ciascuna pari al 40% del debito definito, mentre la terza il restante 20 per cento. Invece, per cartelle o avvisi interessati da una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016, con rate scadute e non pagate al 31 dicembre 2016, comprese le istanze dei respinti della precedente definizione agevolata (dl 193/2016), è prevista una prima comunicazione entro giugno 2018 con l'importo dovuto per regolarizzare le rate del 2016 (da pagare entro il 31 luglio 2018). Successivamente, entro settembre 2018, arriverà la Comunicazione per la definizione agevolata (massimo 3 rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019).
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