Hitachi, 190 assunzioni a Napoli: è caccia ai cervelli made in Sud

Hitachi, 190 assunzioni a Napoli: è caccia ai cervelli made in Sud
di Enrica Procaccini
Venerdì 15 Marzo 2019, 08:30
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Ci sarà anche un po' di Napoli a bordo del Copenhagen Cityringen, l'anello della metro nel centro della capitale danese. La Hitachi Rail Italy ha il cuore in Giappone, dove ha sede la capogruppo, ma avrà nel capoluogo campano l'hub europeo per la produzione di carrelli e componenti elettrici ed elettronici. Materiali ad altissima tecnologia che costituiscono l'ossatura di treni, tram e metropolitane targate Hitachi. Gli investimenti sono consistenti per gli stabilimenti di via Argine: circa 40 milioni di euro. E prevedono la creazione di almeno 190 nuovi posti di lavoro. Ma non basta. Perché, fra Napoli e Salerno, il colosso giapponese ha deciso di investire anche sui cervelli, coinvolgendo i ricercatori della Federico II e quelli dell'Università di Salerno.
 
Due i progetti di ricerca in campo: il primo, centrato sui nuovi motori elettrici e la cosiddetta eco-driving, una guida intelligente di tipo adattivo per risparmiare energia e migliorare l'uso delle batterie. Il secondo, sulle tecniche di diagnostica e manutenzione smart, oltre allo sviluppo di sistemi di controllo elettronico dei veicoli per mantenerne il funzionamento ottimale. Insomma, l'ex stabilimento dell'AnsaldoBreda di Napoli è destinato a diventare uno dei poli di eccellenza del Gruppo.

Un'operazione messa nero su bianco nel contratto di sviluppo siglato dai giapponesi con Invitalia e la Regione Campania. In particolare, dei 40 milioni stanziati, 26 sono destinate alle attività produttive e 13 alle attività di ricerca e sviluppo.

Ma non c'è solo il capoluogo campano nei programmi di espansione in Italia di Hitachi. Nel contratto di sviluppo firmato a Roma, infatti, gli investimenti comprendono anche gli impianti di Pistoia e Reggio Calabria. Nel piatto, la dote prevista è di 80 milioni di euro, di cui 49,7 per l'ampliamento delle attività industriali e la restante quota per la ricerca e sviluppo. Lo parte a carico dello Stato ammonta a 26,1 milioni di euro.

L'intero progetto prevede la creazione di 409 posti di lavoro. Oltre alla nuova occupazione di Napoli, ci saranno 169 occupati in più in Toscana e 50 in Calabria.

«Questo investimento afferma Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia conferma l'attenzione che rivolgiamo all'innovazione dei processi produttivi. La trasformazione digitale dell'industria è un importante fattore competitivo soprattutto in un settore ad alto contenuto tecnologico come quello del trasporto ferroviario. Per il Mezzogiorno, in particolare, è importante riuscire ad attrarre questo tipo di investimenti che crea occupazione, valorizza le competenze e porta reali benefici al territorio». Per i vertici di Palazzo Santa Lucia, «l'avvio concreto di questo nuovo contratto di sviluppo con Hitachi, insieme a quelli già cofinanziati finora dalla Regione Campania con l'Accordo di programma quadro, è un altro risultato di grande rilievo per lo sviluppo e l'occupazione produttiva».

Tra gli altri obiettivi del programma complessivo, anche un processo di trasformazione digitale degli impianti con la realizzazione di una nuova piattaforma per i tram e per treni evoluti destinati al trasporto regionale, accanto a un sistema di assets management per la gestione delle flotte. Tra i clienti di Hitachi Rail Italy, oltre a Trenitalia, Atm (le aziende di trasporto di Milano, Firenze e Roma), ci sono anche la metro di Miami, di Lima e di Taipei.
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