Benzina, l'abbattimento dell'accisa di 25 centesimi (30 compresa l'Iva) è stato prorogato fino al 2 maggio. Ma il governo, se i prezzi non caleranno, appare intenzionato a estendere lo sconto anche successivamente.
«Con decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l'abbattimento di 25 centesimi dell' accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito iva, quindi l'abbattimento dell'accisa viene esteso al 2 maggio», ha detto nei giorni scorso il ministro dell'Economia Daniele Franco.
IL DECRETO
Con i prezzi dei carburanti che il mese scorso avevano superato quota 2 euro al litro, il 22 marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto che ha fatto scattare il taglio di 25 centesimi delle accise su benzina e gasolio.
I RINCARI
Alla vigilia delle feste di Pasqua ci sono stati nuovi aggiustamenti al rialzo sulla benzina da parte di diversi marchi, in maniera differenziata sul territorio, e anche Eni ha ritoccato verso l'alto di un centesimo i prezzi raccomandati. In base alle ultime rilevazioni di venerdì scorso queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori: benzina self service 1,765 euro/litro, diesel 1,758 euro/litro. Benzina servito 1,902 euro/litro, diesel 1,896 euro/litro.
NUOVI INTERVENTI
Nei prossimi giorni il governo, in base all'andamento dei prezzi nei distributori, valuterà se intervenire con altri provvedimenti per estendere il taglio dell'accisa. «Daremo continuità alle politiche di sostegno a famiglie e imprese: proroga del taglio delle accise, della riduzione Iva sul gas, azzeramento degli oneri di sistema per le categorie più deboli, supporto alle imprese più energivore. Insomma continueremo a garantire sostegno al Paese, con tutti gli strumenti che saranno necessari», aveva assicurato nei giorni scorsi il sottosegretario all'Economia, Federico Freni. Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli aveva invece spiegato che l'intervento sulle accise era solo un primao passo e che l'esecutivo è al lavoro per varare «misure più strutturali potranno calmierare definitivamente i costi delle materie energetiche».