Conserve di pomodoro: «Campagna difficile per il clima, costi alle stelle»

L’industria di trasformazione ha dovuto fare i conti con una campagna lunga e complessa con costi di produzione che non accennano a diminuire

Campagna di trasformazione dei pomodori
Campagna di trasformazione dei pomodori
Giovedì 16 Novembre 2023, 15:06
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La campagna di trasformazione del pomodoro 2023 in Italia si è chiusa con una produzione di 5,4 milioni di tonnellate di prodotto, in leggera riduzione rispetto al 2022.

L’industria di trasformazione ha dovuto fare i conti con una campagna lunga e complessa con costi di produzione che non accennano a diminuire. Quest’anno, a causare notevoli difficoltà è stato il clima sempre più spesso caratterizzato da fenomeni violenti e improvvisi che hanno provocato frequenti fermi fabbrica e allungato il periodo di lavorazione fino ad inizio novembre.

Analizzando nel dettaglio, al Nord il trasformato finale si è attestato a 2,8 milioni di tonnellate, mentre al Centro Sud sono state trasformate 2,6 milioni di tonnellate di pomodoro, un quantitativo in linea con quello della scorsa campagna nonostante un maggiore investimento in ettari rispetto allo scorso anno. 

In entrambi i bacini produttivi si è registrato un peggioramento delle rese agricole, cui è corrisposto un calo anche delle rese industriali dei derivati destinati al consumatore finale dovuto all’esigenza di utilizzare maggiori quantità di materia prima per riuscire a garantire elevati standard qualitativi.

Oltre alla variabile climatica e alle tendenze inflattive, infatti, a pesare sui costi di produzione rimane sempre il costante aumento del prezzo della materia prima che continua ad essere il più alto al mondo.

A questo proposito il dialogo con la controparte agricola diventa sempre più difficile.

“La campagna del pomodoro è iniziata subito in salita per le difficoltà legate al raggiungimento di un accordo sul prezzo medio di riferimento della materia prima in entrambi i bacini di produzione e le criticità sono continuate anche nel corso della trasformazione, dichiara Giovanni De Angelis, Direttore Generale di ANICAV

In particolare al Centro Sud si è registrata una smisurata e ingiustificata lievitazione dei prezzi:  una situazione che ha messo in seria discussione il rapporto di filiera che dovrà, a nostro avviso, essere necessariamente riformato.”

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Su questo importante e delicato tema si incentrerà l’Assemblea pubblica di ANICAV, Il Filo Rosso del Pomodoro, in programma a Napoli, presso la Stazione Marittima, il prossimo 24 novembre. “Verso un rinnovato rapporto di filiera” è il tema scelto per questa giornata nel corso della quale si confronteranno i principali attori del mondo agricolo ed industriale del comparto della trasformazione del pomodoro da industria.

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