Stellantis, il Tonale vola: a Pomigliano addio cassa integrazione per altri 1.600 lavoratori

Lunedì sulla linea di produzione dell'Alfa Romeo Tonale scatterà finalmente il secondo turno

Numeri da record per l'Alfa Romeo Tonale
Numeri da record per l'Alfa Romeo Tonale
di Pino Neri
Sabato 21 Gennaio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 09:03
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A Pomigliano è da record l'ascesa produttiva della Stellantis, che ieri ha comunicato ai sindacati l'uscita definitiva dalla cassa integrazione di altri 1600 dipendenti. Lavoratori che si aggiungeranno ai 1360 già liberati, dopo 14 anni, nelle scorse settimane. Quella del 23 gennaio, lunedì prossimo, sarà una data storica per lo stabilimento: sulla linea di produzione dell'Alfa Romeo Tonale scatterà infatti il secondo turno, dunque un turno aggiuntivo di lavoro. Da quando era stata varata la nuova linea di montaggio, a maggio, si lavorava su un solo turno e a ritmi non altissimi. Ma nel frattempo gli ordini per il nuovo suv del Biscione sono schizzati: il Tonale, grazie agli ordini in costante aumento e alla sua tecnologia complessa, sta tirando una volata irresistibile. La produzione sarà di 350 vetture al giorno. Il 2022 ha fatto segnare il primato di Pomigliano sugli impianti italiani di Stellantis: +34 % rispetto al 2021 e ben 165mila vetture prodotte (125mila Panda e 20mila Tonale). 

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Tra due giorni dunque saranno progressivamente impiegati a tempo pieno quasi tremila addetti. Gli altri 1300 continueranno a lavorare sulla Panda, che andrà avanti su un solo turno, con una produzione quotidiana di 470 vetture, numeri comunque rilevanti per l'utilitaria, anche l'anno scorso l'auto più venduta in Italia (125mila i modelli sfornati). Un altro dato positivo è relativo ai restanti 200 addetti del reparto logistico di Nola: torneranno, tra pochi giorni, nella casa madre. Il tutto è stato sottoscritto nell'accordo per il rinnovo dei contratti di solidarietà, in vigore fino al 30 aprile, stipulato ieri tra l'azienda e i sindacati firmatari del contratto specifico aziendale, Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Acqf. Sindacati che ieri, oltre a sottolineare la complessiva positività dell'intesa, hanno comunicato anche che «l'impiego della totalità dei lavoratori sarà monitorato con incontri mensili a partire da febbraio». «I fatti - spiega Aniello Graziano, responsabile della Fismic per il settore automotive - dimostrano l'estrema validità dell'accordo Panda sottoscritto nel 2010». La Fiom, preoccupata dal fatto che «1300 lavoratori resteranno in regime di cassa integrazione a rotazione», non ha invece firmato l'accordo. Scelta stigmatizzata dalle altre sigle. «I numeri di Pomigliano - dice Biagio Trapani, segretario della Fim Cisl di Napoli - confermano che al Sud è possibile investire». «Ottimi i dati - conclude Crescenzo Auriemma, segretario Uilm Campania - dobbiamo ora fare il massimo sforzo per eliminare del tutto la cassa». 

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