Sono state arrestate questa mattina le due donne di 47 e 43 anni che dalla primavera del 2013 ad oggi si sono fatte consegnare 82 mila euro in gioielli e contanti, versati da una ventiseienne di Gallarate convinta di essere vittima del malocchio.
Secondo gli inquirenti, S.F. e C.B., entrambe residenti nella città della vittima e note alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, avrebbero architettato e attuato una truffa ai danni della ragazza, iniziata nei primi mesi del 2013 e terminata ad aprile di quest'anno con la denuncia delle due donne da parte della vittima.
Ad avvicinare per prima la giovane nella primavera del 2013 è stata C.B., 43enne di etnia Sinti, che sotto false spoglie annuncia alla giovane di essere vittima di una pericolosa fattura che causerà a lei ed alla sua famiglia gravi problemi e sofferenze.
La vittima, colta in un periodo complicato da varie vicissitudini personali, inizia così a frequentare C.B. e l'amica S.F., alias Elena, sedicente specialista in «contro-fatture». Alessandra, come si faceva chiamare C.B, ed Elena convincono la giovane che tutta la sua famiglia è vittima di un sortilegio ereditato dalla nonna materna defunta, destinato a perpetrarsi anche sui discendenti fino a che non sarà sconfitto con riti religiosi ed altre pratiche di magia, comprese offerte di denaro in alcune chiese e santuari, tra cui quello di Medjugorje.
È così che la ventiseienne inizia a consegnare i primi soldi - divenuti ben presto una richiesta da 60mila euro -, con la promessa della restituzione di gran parte della somma una volta sconfitto il male.
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