Schianto all'uscita dell'autostrada:
morti due impiegati quarantenni

Gianluca Miotto e Ignazio Tavian
Gianluca Miotto e Ignazio Tavian
Domenica 29 Giugno 2014, 12:41 - Ultimo agg. 12:42
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ROVIGO - Due morti e tre feriti è il devastante bilancio dell'incidente verificatosi verso le 23.30 della serata scorsa a Boara Pisani (Padova), sulla statale 16, in corrispondenza dell'uscita dell'autostrada A13.

A perdere la vita sono stati Gianluca Miotto, 41 anni, residente in Corso del Popolo a Rovigo, impiegato all'Aliper di Rovigo, e Ignazio Tavian, 43 anni, residente in via Giacomo Giro, sempre a Rovigo, impiegato alla Ulss. Viaggiavano sulla stessa auto, una Mercedes classe E, condotta da C.C., 41 anni di Fiesso Umbertiano (Rovigo), che è ferito ma non è in pericolo di vita.

All'altezza del casello la loro vettura si è schiantata contro una Dodge Caliber, guidata da C.C., 43 anni di Rovigo, uscito praticamente illeso, che viaggiava insieme a una donna. L'impatto è stato devastante e ha letteralmente disintegrato la parte anteriore delle due auto, mandandole in testacoda. Circostanze che ovviamente non agevolano la ricostruzione della dinamica.

Miotto ha perso la vita all'istante: per lui sono risultati vani i tentativi di soccorso immediatamente messi in atto dal personale del 118. Per Tavian, invece, la speranza è durata a lungo e i medici si sono prodigati in ogni modo possibile, ma alla fine il suo fisico si è dovuto arrendere ai devastanti traumi riportati. Si è spento in ospedale.

Miotto era conosciutissimo a Rovigo, dove era tornato dopo un periodo di lavoro passato all'estero. Una esperienza imprenditoriale di rilievo. La notizia della sua scomparsa ha devastato quanti gli volevano bene. Il cordoglio, sin dalle prime ore della mattinata, ha invaso Facebook. Gianluca era figlio di Gianni, a propria volta una personalità in Polesine: giornalista, ha collaborato col Resto del Carlino e con numerose televisioni locali.

Ignazio Tavian, residente in via Giro, a sua volta aveva tanti amici, sconvolti dalla sua scomparsa. La sua grande passione era il ciclismo. Uno degli ultimi aggiornamenti Facebook lo ritrae felice, in sella, durante una gara.

Sul fronte dell'inchiesta, spetterà alla Procura ora decidere eventuali accertamenti. Molto probabile una consulenza, per fare chiarezza sulla dinamica dello schianto. Prima di potere conoscere il giorno in cui Rovigo potrà piangere i suoi due figli, sarà necessario attendere che, sempre dalla magistratura, arrivi il necessario nulla osta.