Letta: «Abolito il finanziamento ai partiti
decideranno i cittadini col due per mille»

Letta: «Abolito il finanziamento ai partiti decideranno i cittadini col due per mille»
Venerdì 13 Dicembre 2013, 09:26 - Ultimo agg. 14 Dicembre, 07:46
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Avevo promesso ad aprile abolizione finanziamento pubblico partiti entro l'anno. L'ho confermato mercoled. Ora in Cdm manteniamo la promessa. Lo scrive su Twitter il premier Enrico Letta. Un tweet simile è arrivato da Gaetano Quaglierello, ministro per le riforme e dal vice premier Angelino Alfano: «In Cdm abbiamo appena abolito il finanziamento pubblico ai partiti. Per decreto. Impegno mantenuto!». Matteo Renzi, che si preparava ad annunciare un provvedimento simile domenica a Milano, per il momento non commenta, ma rilancia dal suo profilo Twitter il messaggio di Letta.

In una conferenza stampa Letta spiega: «E' la linea che avevamo indicato dall'inizio, è il programma di governo. Adesso è legge. I cittadini potranno contribuire volontarimanete attraverso il due per mille». «Quando il governo è nato - prosegue Letta - tra le priorità aveva l'abolizione del finanziamento con una riforma e un nuovo sistema basato sulla volontarietà dei cittadini e indicammo entro fine anno il termine perché la riforma ha una fase transitoria e scavallando l'anno ci sarebbe stato un rinvio».

Nel Dl sullo stop al finanziamento pubblico ai partiti «c'è l'obbligo di certificazione esterna dei bilanci dei partiti. Negli anni scorsi uno dei grandi probemi è statà l'opacità dei bilanci, questo meccanismo molto stringente renderà impossibile che si torni agli scandali degli anni scorsi».



Grillo «Basta con le chiacchere Enrico Letta. Restituisci ora 45 mln di euro di rimborsi elettorali del Pd a iniziare da quelli di luglio». Così Beppe Grillo, in un tweet , commenta il via libera del cdm all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, rilanciando l'hashtag '#bastaunafirmà. «Per rinunciare ai finanziamenti pubblici è sufficiente non prenderli come ha fatto il M5S che ha rinunciato a 42 milioni di euro. Il decreto legge di Letta è l'ennesima presa per il c....» conclude il leader dei Cinque Stelle.



Forza Italia contraria «Il governo Letta la presenta come una conquista, io penso invece che l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sia un grave errore che inciderà profondamente ed in negativo sulla qualità della nostra democrazia». Lo dichiara il senatore Fi-Pdl Altero Matteoli. Mentre per Sandro Bondi si tratta di un decreto «contra personam», che colpisce, limitando i finanziamenti da parte dei cittadini, Silvio Berlusconi: un intento che Bondi attribuisce anche agli Ncd che oggi «si scoprono improvvisamente moralizzatori della politica».



Il nuovo sistema «Si aboliscono il rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e i contributi pubblici erogati per l'attività politica e a titolo di cofinanziamento». È l'effetto del decreto sul finanziamento ai partiti varato oggi dal Consiglio dei ministri. Il nuovo sistema entra in vigore dal 2014. Secondo quanto rende noto un comunicato di Palazzo Chigi, dunque, già «con riferimento alle dichiarazioni dei redditi relative al 2013, ciascun contribuente» potrà «destinare il due per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a favore di un partito politico che si sia dotato di statuto». Quanto alle donazioni dei privati ai partiti, viene fissato un tetto annuo di 300 mila euro per le persone fisiche e di 200 mila per tutti gli altri soggetti. Dal 2014, i privati potranno usufruire di detrazioni del 37% tra 30 e 20.000 euro annui e del 26% tra 20.001 e 70.000 euro annui sulle loro erogazioni ai partiti. Per le società la percentuale è del 26% per importi tra 50 e 100 mila euro. Mentre i cittadini potranno detrarre il 75% delle spese per la partecipazione a scuole o corsi di formazione politica promossi e organizzati dai partiti (tetto massimo di 750 euro annui).
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