Scuola, si liberano 1200 posti:
​prof in «fuga», spiraglio per i precari

Scuola, si liberano 1200 posti: prof in «fuga», spiraglio per i precari
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 14 Gennaio 2019, 10:14
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È l'anno della fuga dalla scuola. Dal prossimo primo settembre è infatti previsto il pensionamento di almeno mille e duecento tra docenti salernitani e personale Ata, quindi bidelli e addetti tecnico-amministrativi. Si aprono perciò spiragli occupazionali per i precari che da anni lavorano da supplenti, inseriti nelle graduatorie di istituto e provinciali. Fino a novembre erano 800 i pensionamenti previsti per l'anno scolastico 2019-2020. Ma l'approvazione della quota 100 nella legge di Bilancio, affiancata ai vecchi criteri di pensionamento, ha fatto lievitare l'esercito dei collocabili a riposo. «Un turnover così non si è mai registrato - dicono alla direzione scolastica provinciale di via Monticelli - Per adesso solo previsioni - aggiungono i funzionari del Provveditorato - ma si sta procedendo già alle verifiche delle prime richieste».

 

LE PREVISIONI
Salvo complicazioni, il decreto da approvare per regolamentare le uscite con la «quota 100», terrà conto anche delle posizioni di quei lavoratori con la possibilità di accedere alla pensione anticipata già in occasione della finestra unica per la scuola del 2019. La domanda di pensionamento per la «quota 100» con i requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contributi o per l'Opzione Donna con i requisiti di 58 anni di età e 35 anni di contributi, dovrebbe essere presentata entro il 31 marzo. Questo vale anche per le altre forme pensionistiche, come l'uscita anticipata con 41 anni e 10 mesi (donne) e 42 e 10 mesi (uomini). Questo produrrà effetti mai registrati in passato. Mentre un anno fa furono 513 i docenti e 183 gli operatori Ata che andarono in pensione, quest'anno nel Salernitano sono almeno milleduecento, dei quali 900 docenti e 300 tra bidelli e amministrativi di segreteria o tecnici di laboratorio.
Un caso particolare riguarda il mondo dei docenti. Secondo un dato aggiornato al 31 dicembre scorso, oltre alle domande di pensionamento si aggiungono le domande di riconoscimento di «inidoneità» presentata da insegnanti che hanno chiesto all'amministrazione di abbandonare in anticipo la cattedra e dedicarsi a servizi in segreteria: nel corso dell'anno scolastico 2017-2018 ben quindici insegnanti sono stati riconosciuti non idonei a proseguire la carriera didattica per malattia e per stanchezza fisica legata a motivi di salute; un anno fa i docenti malati che hanno abbandonato la cattedra erano non più di otto. E i precari restano alla finestra. A oggi nel Salernitano ci sono 3mila e 42 docenti senza cattedra stabile che attendono l'immissione in ruolo nelle graduatorie ad esaurimento e 350 nelle graduatorie di merito del concorso 2016. Secondo un report dell'Ufficio scolastico regionale dello scorso novembre, risulta che tra i circa tremila precari in Gae non ci sono più docenti di scuole medie e superiori ma solo maestre dell'infanzia e della primaria.

GLI «AMMESSI»
Tra i super precari della scuola di casa nostra, ci sono anche anziani ultra 60enni che attendono ancora di varcare la soglia delle scuole da immessi in ruolo. Sono precisamente 74 i 60enni che insegnano ancora da supplenti: 54 sessantenni insegnano nelle Gae della scuola dell'infanzia, 20 alle medie e superiori. Tra infanzia e superiori si trovano ancora otto insegnanti 64enni che andranno in pensione da precari senza aver mai strappato l'assunzione; dieci sono i docenti 63enni; nove i docenti precari 62enni; 14 i 61enni; 13 i 60enni. La percentuale di presenza più alta di docenti precari tra i 60 e i 64 anni si rileva alle scuole medie dove il 7% ha superato i 60 anni, mentre il 4% ha compiuto 60 anni alle superiori, all'infanzia il 3,9% e alle elementari il 4,8%.
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