Circolo Posillipo, è lite sulla colletta: pressing per l'azzeramento delle attività sportive

Circolo Posillipo, è lite sulla colletta: pressing per l'azzeramento delle attività sportive
di Lucio C. Pomicino
Sabato 6 Aprile 2019, 08:30
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Acque agitate tra i soci del Posillipo per la querelle sull'acquisto della sede del circolo messa in vendita dal Comune di Napoli. Per procedere all'operazione, avendo il circolo già espresso il diritto di prelazione, è necessario l'impegno diretto dei soci o in termini di fideiussione nei confronti della banca che dovrebbe concedere (in parte) il mutuo oppure nel sottoscrivere una colletta del valore del 30% dell'importo pattuito con l'amministrazione cittadina (6 milioni e 500mila euro, quindi circa 2 milioni) oltre ad un rateo annuale per la restante cifra da versare a Palazzo San Giacomo per almeno dieci anni. In entrambi i casi bisognerà inevitabilmente passare per la riduzione dei costi delle attività sportive.
 
Una parte dei soci si dice addirittura pronta alla totale eliminazione di ogni disciplina pur di avere la disponibilità economica per mantenere gli impegni che andrebbero presi. Vi è però anche una consistente quota di soci che non intende rinunciare all'attività sportiva del circolo nato con questo scopo, previsto nello statuto del 1925. Su un punto sono quasi tutti d'accordo nel non assumersi impegni economici personali per i prossimi 15-20 anni, ciò anche per questioni di età: oltre il 70% dei soci è al limite dei 60 anni e non si ha voglia di lasciare in eredità dei debiti.

In questo clima è stata indetta l'assemblea ordinaria dei soci per mercoledì 10 aprile con all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio consuntivo con le comunicazioni dei presidenti dell'assemblea Guido Postiglione e del circolo Vincenzo Semeraro. Il valore della struttura non è certamente di poco conto visto il vincolo di utilizzo e che riguarda solo una parte della costruzione: i locali che ospitano il Posillipo sono in parte anche del Demanio Marittimo quindi non acquistabili ma da utilizzare, come accade già oggi, solo in virtù della concessione. Il bilancio preventivo non è ancora stato scritto perché si attende un chiarimento tra i soci per la strada da percorrere per l'acquisto: un mutuo bancario (per questo occorre un bilancio preventivo che abbia un utile tale da consentire di rispettare il prestito, anche quello consuntivo porta una plusvalenza attiva) o l'accordo con l'amministrazione cittadina. Due strade che comunque hanno necessità dell'intervento di ogni singolo socio ed è questa la causa della lotta interna. Il Posillipo ha già inviato all'amministrazione cittadina due pec richiedendo la documentazione cartacea per poter effettuare il rogito. Non vi è stato riscontro perché non si troverebbe la documentazione comprovante la proprietà.

Di sicuro bisognerà ridurre sensibilmente le spese perché le entrate non consentono di mantenere le attività agonistiche delle diverse discipline assumendo nel contempo altri oneri economici. Vi è una parte dei soci che vorrebbe un Circolo Posillipo dedito all'intrattenimento, alla balneazione e alla gestione del porticciolo. Se ciò accadesse il Posillipo perderebbe la gestione della piscina Poerio, concessa dalla Federazione e dal Comune, che produce un incasso di circa 500mila euro annui che a norma di statuto vanno rinvestiti nello sport. Circola voce tra i soci che un primo ridimensionamento potrebbe riguardare la pallanuoto con la rinuncia a disputare i playoff e alla partecipazione all'Euro Cup (attualmente i ragazzi del coach Brancaccio sono al quarto posto in classifica quindi in corsa per raggiungere entrambi gli obiettivi). Una prossima assemblea dovrebbe sciogliere tutti questi nodi. Si preannuncia uno scontro frontale.
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