Gentile Direttore, vorrei chiedere a chi apre, chiude e distanzia quali sono i parametri per parlare di assembramento. È evidente e tristemente ironica la mancanza di una direttiva. Negozi di abbigliamento chiusi ma quelli di sport, considerati vitali, vendono ogni tipo di indumento. Nei market, fruttivendoli ed ogni genere di alimentare si può sfiorare il vicino perché dinanzi al cibo non esiste pandemia. Parrucchieri ed estetiste, che ricevono due clienti alla volta sanificando, pulendo, sono i diavoli portatori di Virus quindi devono morire di fame. Gli ambulanti? Niente da fare, la folla davanti alle loro bancarelle sarà superiore a quella che ormai vediamo tutti i giorni nelle aree che circondano i parchi chiusi. Infine ci sono loro, i cinesi, a cui è permesso tutto. Almeno prendeteci in giro ma con logica!
Elena Allaria
Napoli
Cara Elena, francamente da questo governo, anche nella gestione dei divieti, delle aperture, delle chiusure e dei distanziamenti mi sarei aspettato qualcosa di più anzi di meglio o, per lo meno, di più logico rispetto al caos dell’esecutivo precedente.
Federico Monga