Gentile Direttore,
capisco le ragioni di Stato. Ma dopo aver letto il vostro articolo sulle nuove ipotesi per l’incendio e naufragio della Moby Prince, in cui morirono 140 persone (tra cui il nipote di una mia amica di studi), non può che tornarmi alla mente il disastro di Ustica, o la strage di Bologna, o quella del Rapido 904. Troppi dubbi. Ripeto, capisco le ragioni di Stato: ma se ve ne sono, queste a distanza di anni andrebbero rivelate offrendo la verità. Non possiamo rimanere tanto a lungo orfani dei motivi o vivere nel sospetto che lo Stato abbia sempre qualcosa di più importante della vita di centinaia di suoi ignari cittadini. Le guerre sono altre, si sa quel che può accadere. Ma quando si è in tempi di pace le verità non possono essere trattenute a lungo.
Veronica Festa
Email
Cara Veronica,
nell’utopistico mondo della trasparenza assoluta, l’accesso alle informazioni rimane comunque lontano anni luce dalla comprensione delle stesse.