Gentile direttore,
mi sembra che vi sia un filo rosso comune tra la esibizione di segni religiosi da parte dei signori della camorra nella edificazione degli altarini ai loro “caduti”, e la citazione di passi della Bibbia da parte del presidente della Russia quando ha parlato al popolo nello stadio per giustificare la sua operazione militare speciale nell’Ucraina. In entrambi i casi si ricerca la mediazione divina nella piena realizzazione dei loro disegni di morte e di annientamento del prossimo.
Antonio Durante
Scafati
Caro Antonio,
da sempre sia chi fa una guerra e da qualche secolo, ovvero da quando esistono, sia le mafie dedicano una cura particolare ai simboli e alle pratiche della religione. Entrambe cercano una giustificazione nella fede. La fede, non solo quella cristiana, e i suoi segni più sacri sono piegati e resi strumento di acquisizione di consenso sociale e politico e di giustificazione dell’atto barbaro.
Federico Monga