Il faro della costituzione
sulle cure, anche ai no vax

Il faro della costituzione sulle cure, anche ai no vax
Martedì 20 Luglio 2021, 23:55
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Gentile direttore, discutendo tra amici della ripresa dei contagi alcuni di noi si sono trovati d’accordo sul fatto che, di fronte alle resistenze di tanti alla vaccinazione, si debba pensare di far pagare obbligatoriamente di tasca propria le spese per ricoveri e cure a chi si ammala di Covid perché non vaccinato (sempre che non possa vaccinarsi per sue ragioni di salute, ma lo deve documentare). Non crede sia questa la soluzione che garantisca i diritti dei no vax ma anche quelli di noi vaccinati costretti a pagare anche per loro? 

Adria Mortari
Napoli

Cara Adria, la discussione tra voi amici è indicativa del clima che si sta respirando in Italia. Un clima per nulla buono. Sta montando infatti una guerra neanche troppo sotterranea tra chi si è vaccinato e chi no. Tensioni che mi ricordano purtroppo i monatti di manzoniana memoria. Il governo deve in tutti i modi incentivare i vaccini anche a costo di decisioni impopolari. Tutte le forze politiche, e mi riferisco in particolare a Lega e Fratelli d’Italia che non hanno una posizione chiara pro vax perché puntano a lucrare qualche consenso elettorale, dovrebbero essere più responsabili e in linea con la comunità scientifica predominante e con le agenzie internazionali del farmaco, anche se hanno avuto il difetto di non parlare sempre con una voce univoca.

Non bisogna in ogni caso cadere in qualsiasi forma di ritorsione come far pagare le cure del Covid a chi non si è vaccinato. Al di là di qualsiasi disputa il faro resta la nostra Costituzione che all’articolo 32 recita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Di norme migliori dopo non ne sono ancora state varate. 

Federico Monga

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