Putin prepara i nuovi decreti militari: scontro con la Nato più vicino, l'alleanza con Kim Jong-un

Secondo analisti Usa, lo zar sta riorganizzando il Paese per affrontare militarmente il patto atlantico

Putin prepara i nuovi decreti militari: scontro con la Nato più vicino, l'alleanza con Kim Jong-un
Putin prepara i nuovi decreti militari: scontro con la Nato più vicino, l'alleanza con Kim Jong-un
di Mauro Evangelisti
Martedì 27 Febbraio 2024, 17:03 - Ultimo agg. 18:03
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Vladimir Putin giovedì proporrà il discorso alla nazione e questo evento avrà una particolare importanza tanto che sarà trasmesso anche in 23 cinema in 20 città della Federazione russa. Le parole pronunciate dallo Zar serviranno a comprendere, dopo due anni di guerra in Ucraina in cui la Russia non è stata respinta ma è comunque impantanata in una situazione di sostanziale stallo, se ora l'intenzione del 72enne presidente che si appresta a ricevere l'ennesimo mandato sia quella di alzare ulteriormente il livello dello scontro anche con i Paesi europei e della Nato.

Secondo il think tank americano Isw ci sono segnali evidenti che Putin stia riorganizzando il Paese per andare a uno scontro militare con la Nato.

In particolare, segnala il sito di Newsweek «funzionari russi e ospiti della tv statale hanno chiesto attacchi sul suolo americano e in Occidente per gli aiuti e le armi forniti a Kiev dall'amministrazione Biden e da altri membri della Nato. Lunedì il presidente russo ha firmato i decreti che riorganizzano la struttura militare-amministrativa del paese. Un decreto priva la Flotta del Nord russa – che in precedenza era responsabile del territorio nel Distretto Federale Nordoccidentale – del suo status di “associazione territoriale strategica interspecifica” o quartier generale congiunto. L'altro decreto ristabilisce formalmente il distretto militare di Leningrado e il distretto militare di Mosca, con il distretto militare di Leningrado che assume la maggior parte del territorio precedentemente sotto la flotta settentrionale russa e il distretto militare di Mosca che assume la maggior parte del territorio precedentemente sotto l'esercito occidentale». A mettere insieme le nuove mosse è stata un analisi di un think tank americano, l'Istituto per lo studio della guerra (ISW).

Cosa possono comportare queste decisioni di Putin? L'ISW ricorda che il secondo decreto coinvolge anche le quattro regioni dell’Ucraina che lo Zar ha proclamato annesse nel 2022 (Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk) e la Crimea invasa dieci anni fa. Scrive l'ISW: «L'inclusione delle parti occupate e non occupate del territorio ucraino suggerisce ulteriormente che la Russia mantiene obiettivi massimalisti in Ucraina e cerca di assorbire completamente tutti e cinque questi territori ucraini nella Federazione Russa». Non solo: «La ricostruzione del distretto militare di Mosca e del distretto militare di Leningrado sostiene gli obiettivi paralleli di consolidare il controllo sulle operazioni russe in Ucraina nel breve e medio termine e di prepararsi per una potenziale futura guerra convenzionale su larga scala contro la NATO nel lungo periodo».

 

Con la Cina amica della Russia ma comunque ancora prudente, Putin sta però consolidando una strana alleanza - accomunata da valori e stili di vita quanto meno variegati - con Iran e Corea del Nord. Il ministro della Difesa della Corea del Sud, Shin Won-sik, ha rivelato come Pyongyang stia facendo il massimo per inviare armi a Putin: «Mentre le fabbriche di armi della Corea del Nord operano in generale al 30% della capacità per la carenza di materie prime ed energia, ma alcune funzionano a pieno regime. Sono quelle che producono principalmente armi e proiettili per la Russia». Secondo i sud-coreani il Nord ha spedito circa 6.700 container in Russia dal vertice di settembre tra il leader Kim Jong-un e il presidente Vladimir Putin. Sono volumi sufficienti per il trasporto di circa 3 milioni di proiettili di artiglieria da 152 mm o 500.000 proiettili da 122 mm. Insomma mentre gli Usa e l'Europa stanno esitando nel sostegno all'Ucraina, la Russia ha trovato una sponda utile nell'amico Kim Jong-un.

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