Agguato a Torre Annunziata di domenica mattina: due scarcerazioni

Restano in carcere per armi tre rampolli del clan Gallo-Cavalieri

Agguato di domenica mattina: due scarcerazioni
Agguato di domenica mattina: due scarcerazioni
di Dario Sautto
Venerdì 16 Febbraio 2024, 20:51 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 14:26
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L'agguato ai danni di Luigi Mancini non fu un tentato omicidio: il gip non convalida il fermo per due indagati, restano in carcere gli altri tre. Dopo l'interrogatorio di convalida di questa mattina, il gip del tribunale di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, non ha convalidato il fermo emesso d'urgenza dalla Dda di Napoli ed eseguito dalla polizia. 

 
Sono stati immediatamente scarcerati il 26enne Alessio Amarante e il 20enne Francesco Cherillo, quest'ultimo figlio del detenuto Natale Cherillo, ritenuto affiliato al clan Gallo-Cavalieri.

Restano in carcere, ma con le accuse di porto illegale di armi aggravato dal metodo mafioso Luigi Guida (26 anni), Francesco Langella (27 anni) e Antonio Veropalumbo (20 anni), ripresi dalle telecamere del bar "L'angolo del caffè" del corso Vittorio Emanuele III di Torre Annunziata mentre maneggiano una pistola, probabilmente utilizzata per gambizzare il 42enne Luigi Mancini.

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L'agguato avvenne tra via Magnolia e via Fontana, a due passi dal bar, domenica 12 novembre alle 13.

Ora gli atti sono stati trasmessi per competenza distrettuale al gip del tribunale di Napoli che dovrà ratificare entro 20 giorni l'ordinanza di custodia cautelare emessa oggi in base ai gravi indizi riscontrati dal giudice di Torre Annunziata. 

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