Al palazzo confiscato al clan 500mila euro per il recupero

Sono fondi del Pnrr ottenuti dalla città metropolitana

L'edificio confiscato in via Merolla
L'edificio confiscato in via Merolla
di Ferdinando Bocchetti
Martedì 28 Novembre 2023, 07:24
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Uno stanziamento da poco meno di 500 mila euro da utilizzare per un immobile confiscato alla camorra. Il finanziamento, nell'ambito di progetti del Pnrr, è stato ottenuto da Città Metropolitana e servirà a realizzare un centro socio-culturale giovanile. Uno spazio di incontro, insomma, in uno degli immobili appartenuti ad esponenti del clan Orlando-Nuvoletta, da tempo egemone sul territorio. L'iter, ormai arrivato a conclusione, era stato avviato poco più di un anno fa. L'edificio, attualmente in disuso, è situato nella centralissima via Merolla, a due passi dal municipio. L'affidamento dei lavori, secondo quanto stabilito dal cronoprogramma, dovrà avvenire entro il giugno del prossimo anno. Città Metropolitana, subito dopo, pubblicherà anche il bando per l'assegnazione dei locali alle associazioni o cooperative che presenteranno l'istanza.

Buone nuove, sul fronte degli immobili sottratti alla criminalità organizzata, si registrano anche in altre città della provincia di Napoli: a Melito, infatti, sorgerà - sempre nell'ambito dei progetti del Pnrr richiesti da Città Metropolitana - un centro antiviolenza. La struttura sarà attivata in via Gandhi. Analoga finalità (centri antiviolenza) anche per altri due beni, ubicati rispettivamente nei comuni di Nola e Torre del Greco. L'appartamento di Torre del Greco è situato al primo piano di un edificio di via Purgatorio e sarà riqualificato con un investimento di 300mila euro. L'immobile sarà destinato alla cura dei casi di violenza contro donne e bambini. Quello di via Gandhi, nel comune di Melito, è una villetta a schiera su tre livelli, dotata di un cortile esterno e un ampio giardino per la cui ristrutturazione sono stati stanziati 206mila euro.

Marano è la città della provincia di Napoli con il più alto numero di strutture sottratte alla camorra.

Se ne contano più di duecento, alcune delle quali non sono state ancora acquisite al patrimonio del Comune.

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L'Agenzia nazionale per i beni confiscati e sequestrati alle mafie ha di recente inviato all'ente cittadino un elenco di ulteriori 35 beni da utilizzare per le finalità sociali previste dalla legge. Nel frattempo, però, sono diversi gli immobili e i terreni che attendono da anni di essere affidati ad associazioni e cooperative. Qualche appartamento e box, come annunciato nei mesi scorsi dai vertici dell'amministrazione comunale, sarà messo a reddito.
Chi se li aggiudicherà, in pratica, dovrà versare un canone al municipio. Nei prossimi mesi, invece, dovrebbe finalmente aprire i battenti un asilo nido comunale, nel piazzale Dalla Chiesa, la cui realizzazione è stata interrotta a più riprese.
 

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