Sono entrati in casa dopo aver forzato una finestra al piano terra. Nemmeno il tempo di girare tra le camere che si sono imbattuti in un bambino di dodici anni che, convinto fosse rientrato il compagno della madre, ha urlato più volte il suo nome mettendo in fuga i ladri. I quali, senza perdersi d’animo, hanno preso di mira e poi svaligiato una vicina abitazione.
È quanto è accaduto lunedì a Bacoli, in via Scalandrone, dove nel mirino di una banda di ladri è finita l’abitazione del dirigente nazionale di Fratelli d’Italia e consigliere comunale . Nello Savoia. Al momento dell’irruzione, avvenuta intorno alle 19, nell’edificio si trovavano al piano terra il figlio della compagna di Savoia e al piano superiore i genitori e la sorella del consigliere.
«Avevamo porte e finestre chiuse a chiave, sono entrati dalla mia camera da letto, forzando una persiana napoletana in ferro ed una finestra.
A quel punto i malviventi si sono dati alla fuga dalla finestra dalla quale erano entrati per poi dirigersi verso un’altra abitazione, a poche decine di metri dove, approfittando dell’assenza dei proprietari, avrebbero messo a soqquadro gli interni e portato via diversi oggetti. Dopo la grande paura Savoia ha sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri di Bacoli.
La zona non è coperta dal sistema di videosorveglianza comunale, motivo che ha suscitato polemiche da parte dei residenti che chiedono maggiori controlli in un tratto di strada, al confine con il comune di Pozzuoli, spesso preso di mira dai topi di appartamento. «È assurdo quanto sta accadendo, ma non voglio parlare nemmeno del danno psicologico, dello shock che ha subito un ragazzino che si è ritrovato dei ladri in casa. Purtroppo i carabinieri, mi hanno riferito che ci sono tantissime denunce di furti a Bacoli. Nell’ultimo periodo si è perso totalmente il controllo del territorio - denuncia Savoia -. Abbiamo invitato il sindaco Josi Della Ragione a dirottare i centomila euro da spendere per le luminarie per installare un sistema di videosorveglianza e per potenziare la polizia municipale senza però ottenere nessuna risposta».