Musumeci: «Per Ischia altri fondi dal governo»

Il ministro ai sindaci: incrementeremo i 140 milioni

Il summit di Ischia
Il summit di Ischia
di Massimo Zivelli
Sabato 18 Marzo 2023, 09:36
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Ancora fondi e stanziamenti governativi per la messa in sicurezza del territorio dell'isola. Li ha promessi il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, in visita a Ischia nello stesso giorno in cui il commissario di Governo ha tenuto a battesimo i lavori di escavo del porto di Casamicciola, la riapertura della piazza Bagni luogo simbolo del terremoto e poi anche della frana e l'affidamento entro la prossima settimana di decine di cantieri del risanamento ambientale, per un valore di 47 milioni. E con la Regione che - attraverso il vicepresidente Fulvio Bonavitacola - ha annunciato entro giugno il varo del piano di ricostruzione post sisma.

«È da mesi che sono in contatto con i sindaci isolani, tramite il sindaco Francesco Del Deo quale presidente nazionale dell'Ancim e lo scambio di informazioni è stato sempre puntuale ed utile - ha dichiarato Musumeci -. Ribadisco, Ischia non verrà abbandonata. Nel prossimo Consiglio dei Ministri affronteremo la questione di nuovi stanziamenti per la messa in sicurezza e per la ricostruzione. Verranno messi a disposizione altre somme in aggiunta ai 140 milioni già concessi. Da siciliano ed ex governatore della Sicilia, sono ben consapevole di quante e quali siano le difficoltà logistiche e di vita sulle isole e particolarmente sulle minori dove vivono in condizioni disagiate 350mila cittadini. E quindi so benissimo che una catastrofe naturale che accade su una piccola isola può essere considerata ben dieci volte più problematica rispetto ad analogo evento sulla terraferma». Nel corso della visita lampo a Casamicciola, nell'area del sisma dell'agosto del 2017 e della frana, Musumeci ha avuto modo di ascoltare gli appelli dei rappresentanti dei comitati civici.


Nella mattinata di ieri, in anticipo sul cronoprogramma delineato in una sua recente ordinanza, Giovanni Legnini ha confermato l'avvio dell'escavo del porto di Casamicciola che venne reso inagibile alla movimentazione ed attracco dei traghetti dal 26 novembre scorso a causa della massa di fango e detriti trasportata in mare dalla frana.

Le analisi dell'Arpac hanno dato esito positivo e quindi il materiale che verrà asportato dal fondo dell'area portuale potrà essere ricollocato tre miglia al largo di Ischia su fondali indicati dai biologi marini dell'istituto Dohrn. Una stima ottimistica del commissariato, parla adesso di una riapertura a pieno regime del porto che avverrebbe prima della stagione estiva e quindi giusto in tempo in vista del raddoppio di tutti i collegamenti marittimi, "salvando" così la stagione turistica.

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Una nuova ordinanza commissariale nelle prossime ore disporrà - sempre a Casamicciola - la riapertura definitiva di piazza Bagni, assurta a simbolo di ogni calamità dalla fine dell'800 ad oggi e che per ultima, ha vissuto le devastazioni della frane. Sessanta cantieri per la messa in sicurezza del territorioverranno avviati infine nel giro di una decina di giorni. Il, costo complessivo di questa prima tranche sarà di 47 milioni.

E sempre ieri, al termine della conferenza, il ministro Musumeci, i sindaci, il vicepresidente Bonavitacola hanno annunciato che prima dell'estate la Regione approverà in via definitiva il piano di ricostruzione post sisma, che resta lo strumento operativo più importante per la ricostruzione o la eventuale delocalizzazione degli edifici privati e pubblici nelle zone rosse.

La polemica di queste ore invece riguarda gli sfollati della frana che sono 200 ospitati in alberghi. Fra due settimane inizia la stagione turistica, alcune delle strutture piu' importanti hanno fatto sapere che le stanze dovranno essere liberate per garantire il lavoro sul mercato turistico tradizionale. La cosa ha suscitato le critiche di alcuni esponenti politici locali che hanno attaccato gli albergatori, causando la risposta "piccata" di Federalberghi. «Abbiamo - assicura Legnini - previsto la collocazione in altri alberghi disponibili ma in poche settimane gran parte degli sfollati potrà rientrare nelle case».
 

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