Madonna dell'Arco, più di centomila «fujenti» nel lunedì in albis 2024

Quest’anno, per l’amministrazione comunale di Sant’Anastasia la parola d’ordine è stata «sicurezza»

I fujenti
I fujenti
di ​Francesco Gravetti
Lunedì 1 Aprile 2024, 19:17
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Vestiti di bianco, una fascia rossa intorno alla vita ed una azzurra a tracolla sulle spalle, anche quest’anno il lunedì in Albis a Madonna dell’Arco è stato all’insegna dei «fujenti»: sono arrivati in più di centomila. Allo scoccare delle 3 del mattino e con sottofondo il suono delle campane, al grido di «Viva Maria», il priore padre Gianpaolo Pagano ed il sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, hanno aperto insieme le porte del Santuario lasciando entrare la prima squadra. Con toselli e bandiere, le squadre di battenti provenienti da tutta la Campania hanno sfilato attendendo di entrare in chiesa per oltre 24 ore, una dopo l’altra, molti a piedi scalzi, assaporando il momento di affrontare – spesso in ginocchio – la navata centrale del santuario, verso il tempietto dove è custodito l’affresco della Madonna dell’Arco.

«Arrivano per un voto, per devozione – spiega padre Gianpaolo – per chiedere a Maria di esaudire le proprie preghiere o per ringraziarla di averle ascoltate». Il significato religioso del famoso pellegrinaggio, ancora adesso oggetto di studi e pubblicazioni che hanno portato il Santuario all’attenzione di tutto il mondo, è tutto nella promessa che i battenti fanno fin dal primo miracolo del 1450. Dal volto della Vergine sita in un’edicola in contrada Arco sgorgò sangue vivo a seguito di colpi di pallamaglio scagliati bestemmiando da un giocatore adirato.

Da allora si contano a migliaia gli ex voto, preziosi e tavolette votive raccolte e custodite nel museo del Santuario.

Quest’anno, per l’amministrazione comunale di Sant’Anastasia la parola d’ordine è stata «sicurezza».

«Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha voluto visitare di persona Madonna dell’Arco e la cinta del Santuario qualche giorno fa – spiega il sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito – ed è stato un interessamento che ci ha davvero onorato». Dalla sera di Pasqua, fino a questa mattina, Madonna dell’Arco è naturalmente blindata al traffico per il pellegrinaggio, come è sempre accaduto. Un qualcosa di differente, una novità, c’è stata: «Abbiamo concesso le autorizzazioni soltanto per 17 bancarelle – spiega ancora il sindaco- ed è un primo passo rispetto agli anni scorsi, tolti naturalmente quelli della pandemia, e di certo non abbiamo nulla contro i commercianti o i venditori ambulanti ma occorre comprendere che il pellegrinaggio ha una matrice culturale, popolare, religiosa, finanche spirituale, non è una fiera. Il nostro intento è organizzare un’area decentrata che faccia da corollario all’evento, lasciando libere le strade e la piazza».

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Il Comune di Sant’Anastasia ha disposto, prima e dopo l’evento, un programma di pulizia straordinario, con lavaggio e sanificazione di strade e marciapiedi.

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