Due rinunce dell’ultimo minuto hanno fatto slittare ulteriormente la nomina della giunta a Giugliano. A più di due mesi dalle elezioni amministrative dello scorso maggio, la terza città della Campania attende ancora la composizione del nuovo esecutivo a guida Diego D’Alterio. Le trattative tra i partiti della coalizione che sostiene il sindaco non hanno ancora portato a una sintesi definitiva, complici i veti incrociati, le quote rosa non proposte dagli attori politici e i rifiuti arrivati negli ultimi giorni. Dopo la rinuncia di Elisabetta Garzo, già presidente del Tribunale di Napoli, negli ultimi due giorni è arrivata anche quella di Concetta De Vivo, dirigente Inps, pare per una questione di incompatibilità di incarichi.
Questi due nomi erano in quota Partito Democratico, voluti direttamente dal primo cittadino, che deve dunque rivedere le proprie scelte. In pole, sempre a rappresentare i democrat, ci sono Caterina Pennacchio, dirigente scolastica in pensione, e Marco Sepe, avvocato e già esponente dem, ma non è esclusa la pista che porta all’attivista ambientalista Raffaele Pacilio. A quest’ultimo potrebbe essere affidata la delega all’Ambiente che a Giugliano pesa, sia sul fronte Terra dei fuochi, sia su quello della gestione dell’appalto per la raccolta rifiuti.
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Se si dovesse trovare l’ok il nome di Pacilio, salterebbe quello di Sepe. In ogni caso serve un terzo nome Pd e il paletto imposto dal sindaco di non “pescare” tra gli eletti crea una ulteriore difficoltà nell’individuazione dei papabili. Al momento c’è tra questi il nome di una docente universitaria di Napoli. Dopo varie discussioni, sopratutto per la totale assenza di nomi di donne in un primo momento da parte di tutta la maggioranza, eccetto per Giugliano democratica, al momento gli altri tasselli del mosaico sono sul tavolo: Paolo Russo per Azione, Alfonso Sequino per Italia Viva, Francesco Casillo per la lista Guarino, Bianca Perna e Gennaro Guarino, due dei non eletti, per Giugliano Democratica.
Ancora da definire invece la casella del Comitato civico costiero, che aveva inizialmente fatto il nome del tecnico Francesco Pirozzi ma è stato superato e si vocifera quello di Ilaria Ascione, già esponente del Movimento 5 stelle. La carica di vicesindaco spetterebbe alla civica Giugliano democratica per l’importante risultato elettorale ottenuto. Se non ci saranno rimescolamenti, la lista indicherà Perna per il ruolo. La presidenza del Consiglio comunale dovrebbe andare a Luigi Guarino, che ha già ricoperto questo ruolo nel 2008 durante l’amministrazione Pianese. Lo spazio in cui si muove D’Alterio per la scelta della squadra è delicato e ha confini ben precisi, dettati soprattutto dalla spada di Damocle dell’ipotesi scioglimento per infiltrazioni mafiose; spauracchio che sembra ormai lontano ma per il primo cittadino è meglio agire con cautela. Intanto ancora si attende la proclamazione dei consiglieri eletti, anche qui tempi piuttosto dilatati della commissione elettorale. Dovrebbe tenersi intorno tra l’8 e l’11 agosto. E in questo ritardo generalizzato, il primo consiglio comunale dell’era D’Alterio slitta a fine agosto, al rientro dalle vacanze. Tutto dunque resta sospeso. Il nodo principale è quello dei tempi: il continuo slittamento delle decisioni sta alimentando malumori in città e critiche dalla minoranza.