Palma Campania, sindaco ai domiciliari: accusa di corruzione e svolgimento illecito di procedure di gara

Indagini di carabinieri e Procura di Nola sulla «mala gestio» del comune, 8 indagati

Il sindaco Donnarumma
Il sindaco Donnarumma
Martedì 9 Gennaio 2024, 07:53 - Ultimo agg. 16:37
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Corruzione, finisce ai domiciliari il sindaco di Palma Campania, in provincia di Napoli. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Nola, su richiesta della Procura nolana, nei confronti di otto indagati (due sottoposti agli arresti domiciliari, tre alla misura coercitiva non custodiale del divieto di dimora, tre alla misura interdittiva del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per la durata di un anno) indagati a vario titolo di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato.

Tra i destinatari dell'ordinanza figurano il sindaco del comune di Palma Campania, Aniello Donnarumma, due dipendenti comunali e cinque imprenditori.

Il provvedimento cautelare costituisce l'epilogo di articolate attività di indagine, condotte tra il 2021 ed il 2022 dal Nucleo Investigativo con l'ausilio della Stazione di Carbonara di Nola, che hanno consentito di svelare la gestione irregolare dell'Ente, connotata dal sistematico asservimento dei pubblici poteri ad interessi particolaristici e di natura clientelare. 

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In particolare, si legge in una nota, le investigazioni hanno consentito di raccogliere plurimi elementi indiziari circa l'illecito svolgimento di svariate procedure di gara, quali quelle aventi ad oggetto la manutenzione stradale, la cura delle aree verdi, i lavori di ristrutturazione presso taluni edifici scolastici e le operazioni di carotaggio su fondi interessati dallo sversamento di rifiuti: le procedure sarebbero state turbate in modo da predeterminarne l'esito in favore degli imprenditori aggiudicatari, spesso identificati in figure gradite alla componente politica dell'ente locale che risulterebbe avere esercitato la propria indebita ingerenza nella sfera discrezionale dei dirigenti preposti agli uffici competenti.

Gli elementi acquisiti hanno indotto il Giudice per le indagini preliminari a ravvisare la configurabilità di molteplici episodi di corruzione in cui l'asservimento della funzione pubblica, correlata all'aggiudicazione di appalti di lavori, servizi e forniture, avrebbe avuto luogo in cambio di denaro o altre utilità e, fra l'altro, verso il tornaconto di carattere elettorale connesso all'assunzione, da parte degli imprenditori beneficiari dell'appalto, di soggetti segnalati dai pubblici ufficiali.

In particolare, il sindaco di Palma Campania avrebbe garantito il proprio appoggio a imprenditori anche per avvantaggiarsi politicamente. Donnarumma, secondo gli inquirenti, avrebbe chiesto assunzioni presso alcune ditte e in una nota catena di discount in cambio dell'affidamento di servizi e lavori definiti superflui in quanto già espletati dal comune stesso. In un'altra occasione il sindaco si sarebbe speso per un'assunzione nelle fila della polizia municipale di un agente indicato da uno degli imprenditori indagati. Tra i servizi affidati grazie alla sua intercessione figura anche quello relativo all'elargizione dei buoni spesa per il Covid-19 (le indagini riguardano gli anni 2021 e 2022) e il servizio per i contributi per i canoni di locazione. Poi ci sono i servizi di pulizia e igiene ambientale e di guardiania dei locali del municipio e degli immobili comunali. Donnarumma, in cambio della promessa di varie elargizioni (per se e anche per altri) dal rappresentante di una nota catena di discount, si sarebbe adoperato per agevolare la futura realizzazione di un punto vendita in una zona commerciale del comune. Realizzazione poi compiuta malgrado un ricorso amministrativo nel quale si mettevano in luce una serie di carenze istruttorie e di incompatibilità. Il sindaco durante una seduta del consiglio comunale si sarebbe espresso in favore della delibera in questione, in cambio di una serie di assunzioni nel discount poi effettivamente concretizzatesi. 

Aniello Donnarumma, 38 anni, detto Nello, è sindaco di Palma Campania dal 2018. Lo scorso maggio ha vinto le elezioni con il 64% delle preferenze, confermandosi primo cittadino della città del Carnevale con una coalizione formata da tre liste civiche. Da due anni ha aderito a Fratelli d'Italia, partito della premier Giorgia Meloni. Stamattina, i carabinieri gli hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per corruzione ed altri reati. Sul suo biglietto da visita si legge «Giovane sognatore innamorato della propria terra». Negli anni scorsi, il giovane sindaco palmese si era segnalato per alcune iniziative da «sceriffo» nei confronti della comunità bengalese, molto presente in città, imponendo l'esame di italiano ed altre restrizioni ai cittadini del Bangladesh residenti a Palma Campania.

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