Il re della carne di lusso, servita con lamine d’oro, punta ad aprire un locale all’ombra del Vesuvio, in particolare si parla di Capri. Ci stiamo riferendo ai locali di Nusret Gökçe, in arte Salt Bae, celebre personaggio turco, ex macellaio e oggi imprenditore miliardario della carne da oltre 53 milioni di follower solo su Instagram. Le voci di un interessamento di Salt Bae per il capoluogo partenopeo si rincorrono già da mesi.
Precisamente da dicembre 2024, quando Nusret Gökçe assaggiò la pizza di Ciro Salvo, da 50 Kalò in piazza Sannazaro. E visionò gli spazi di Mergellina una volta occupati dai Fratelli la Bufala, al momento chiusi da circa tre mesi. Non c’è stato nessun accordo, sia chiaro, per Salt Bae su Napoli. L’interessamento però è reale: ad annunciarlo era stato a ridosso di Capodanno lo stesso Nusret Gökçe sul suo Instagram: «This is how we’re entering 2025 - aveva postato - Mexico City done. Rome done. Milano done. Cappadocia done. Napoli done. I wish it will be our best year» («Ecco come cominciare il 2025: Mexico City fatto, Roma fatto, Milano fatto, Cappadocia fatto. Napoli fatto. Spero che questo sia il vostro anno migliore»). Non c’è niente di definito, a oggi, ma Salt Bae sta puntando su Capri.
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La location
Al centro della questione c’è la scelta della location, che a Capri non sarebbe ancora stata individuata. Si sta cercando, però, il posto più adatto: un luogo di alto profilo, di sicuro. A Capri, del resto, sta per aprire anche un altro chef che ha fatto la sua fortuna sui social: Donato De Caprio, col suo “Con Mollica o Senza”, è atteso a Marina Grande. A finanziare l'operazione sarebbe Steven Basalari.
L’isola, del resto, è perfetta per il target di riferimento dei locali del celebre imprenditore turco (imitato anche nei programmi della Gialappa’s Band). Carne di prima scelta accostata a materiali del lusso sfrenato, come l’oro. La Golden Giant Tomahawk, una bistecca extralarge con scaglie d’oro, costa più o meno 1.600 euro. Nei suoi 22 ristoranti sparsi in giro per il mondo, tra cui a Los Angeles, sono state avvistate numerose star, tra loro David Beckham, Naomi Campbell, Messi e Neymar. La prima steak-house di Salt Bae risale al 2010, a Istanbul, poi aprì a Dubai nel 2014. «Da quanto mi ha detto Nusret - sottolinea Ciro Salvo - non aprirà a Napoli». Un dialogo c’era stato, come accennato, per un locale nei dintorni di Mergellina, ma l’affare non si è chiuso. La zona, con il Molo Luise che ospita gli yacht milionari, è stata almeno presa in considerazione. Del resto, l’imprenditore turco - noto per il meme del gesto “a cigno” del sale sparso sulla carne - trasforma le aperture dei suoi ristoranti in una sorta di soap-opera. L’ultima puntata risale ad appena una decina di giorni fa, e riguarda la location di Milano. Via social è arrivata la firma dell’accordo per Casa Brera, un nuovo albergo in Piazzetta Bossi.
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Il lusso
Le trattative di Salt Bae su Napoli sono in ogni caso sintomatiche del nuovo interesse che il capoluogo partenopeo sta esercitando nei confronti del segmento del lusso. La stessa Marriot ha da tempo annunciato l’apertura di un W Naples nella sede storica della Banca di Roma in via Verdi. Al novero si aggiungono Hilton (con il Britannique di corso Vittorio Emanuele, Palazzo Caracciolo in via Carbonara e l’Oriente di via Armando Diaz), Rocco Forte che sbarcherà alla Riviera di Chiaia, a Palazzo Caravita di Sirignano. E il Radisson in via Chiatamone. Restando in tema di ristorazione e lusso, era appena settembre 2024 quando Flavio Briatore scelse di aprire il suo nuovo Crazy Pizza sul lungomare. Si allargano, insomma, gli orizzonti turistici della città, diventata ormai stabilmente una capitale internazionale del turismo.