Cercola, spari tra i bambini del rione Caravita: «Se potessi scapperei da qui»

I colpi di pistola esplosi da un'auto in corsa: forse un regolamento di conti tra pusher

Spari sopra il rione Caravita
Spari sopra il rione Caravita
di Patrizia Panico
Lunedì 27 Marzo 2023, 11:00
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La «stesa» davanti al tempietto votivo e alla statua in bronzo di San Pio, muti i testimoni dell'agguato. Dei colpi esplosi sabato pomeriggio, nel rione popolare della ex 219, nel quartiere di Caravita, uno è finito nel bagagliaio di una Panda parcheggiata sotto uno stabile in via Matilde Serao, al civico 12. Spari ad altezza d'uomo dunque, vista la traiettoria: chi ha premuto il grilletto solo per un puro caso non ha colpito e ucciso nessuno. Un avvertimento, un agguato? Per ora le indagini dei carabinieri della locale tenenza e della compagnia di Torre del Greco sono ad ampio raggio: tra le ipotesi non si esclude la cosiddetta «stesa» di stampo camorristico. Del resto in quella zona le piazze di spaccio non mancano.

Il raid nel pomeriggio di sabato.

Nel parco popolare, ci sono diverse persone, compresi alcuni bambini che giocavano nell'area antistante alcuni stabili lungo via Matilde Serao. D'un tratto arriva un'auto con a bordo un uomo che con un gesto fulmineo, senza fermare la macchina, estrae la pistola dal finestrino ed esplode diversi colpi contro alcune persone presenti in strada, poi ingrana ed esce sgommando dal rione. 

Attimi di paura ma per fortuna non ci sono stati feriti: nessuno è rimasto colpito; a terra i bossoli dei colpi esplosi, mentre nel bagagliaio di una Fiat Panda parcheggiata i militari dell'arma, tenenza di Cercola e della sezione operativa di Torre del Greco, intervenuti sul posto hanno rinvenuto il bossolo di un revolver.

L'allarme della sparatoria è scattato al 112 da parte di un residente della zona. Il giorno dopo il silenzio è d'obbligo, nessuno ne vuole parlare. Nessuno ha visto né sentito nulla, eppure la Panda con il colpo esploso, parcheggiata nel vialetto è circondata da decine di finestre e balconi: «Sì, ho saputo della sparatoria, io stavo riposando. Cose brutte, se potessi fuggirei da qui», commenta un anziano, ma senza aggiungere altro. Una mamma con un bambino, invece, neanche lascia il tempo di avvicinarsi anticipando subito dicendo: «Io non sono di qui. Non so nulla». 

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È presto per qualunque ipotesi, le indagini sono in corso per fare luce sulla vicenda di sabato pomeriggio. Se ci fosse qualcuno nel mirino del killer è ancora un mistero, come il responsabile della sparatoria, che solo per un caso non è finita nel sangue. La zona resta tristemente nota per fatti del genere, anche se era da un po' che le armi tacevano nel quartiere di Caravita, periferia a valle del territorio di Cercola, anche nota come area ad tasso di microcriminalità. 

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