Giovedì santo con la zuppa di cozze: la tradizione napoletana viaggia con il delivery e l'asporto

Giovedì santo con la zuppa di cozze: la tradizione napoletana viaggia con il delivery e l'asporto
di Paola Marano
Giovedì 1 Aprile 2021, 17:15 - Ultimo agg. 2 Aprile, 09:31
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Nonostante la zona rossa imposta dalla pandemia, il popolo napoletano non rinuncia alla tradizione della zuppa di cozze del Giovedì santo. E i ristoranti che negli anni hanno fatto del piatto tipico il pezzo forte del loro menù, si sono attrezzati per una versione delivery della zuppa che porti il sapore della ricetta di mare direttamente nelle case dei buongustai. «L'anno scorso siamo stati completamente chiusi perché eravamo in pieno lockdown. Questo è il primo anno che facciamo l'asporto», racconta Giuseppe Scicchitano, titolare de «‘a Figlia d’'o Marenaro – Innovative», ristorante nato lo scorso novembre proprio negli stessi spazi dello storico locale di via Foria. «Stiamo cercando di non mollare e di portare avanti le nostre passioni anche in questo particolare Giovedì Santo – continua Giuseppe, che in attesa delle riaperture si rimbocca le maniche per essere d’aiuto all’azienda di famiglia - Abbiamo il telefono che squilla ogni secondo, ci dispiace non riuscire magari ad accontentare tutti, ma ricordiamo che naturalmente fino alle 22 chi vuole potrà venire a ritirare la zuppa direttamente. Speriamo di accogliere tutti». 

Il ristorante «‘a Figlia d’'o Marenaro» ha previsto un servizio d’asporto che include sia consegne su prenotazione rivolgendosi direttamente al locale, sia attraverso la piattaforma di delivery Glovo.

Un modo, il primo, di lanciare un segnale ai dipendenti purtroppo fermi da mesi e ricollocarli all’interno della stessa struttura seppure con mansioni diverse. «Per le consegne interne ho richiamato a lavorare tutti i miei collaboratori che purtroppo stavano a casa come tanti altri dipendenti di ristoranti - spiega Giuseppe - Almeno in questi giorni possono iniziare a ritrovare il lavoro, invece di stare a casa ad aspettare la cassa integrazione che non arriva».

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Un’iniziativa accolta di buon grado dai giovani ragazzi che fanno parte del team del ristorante e che per l’occasione vestiranno i panni dei riders. «Facciamo parte dello staff da otto anni. L'anno scorso abbiamo aperto la nuova realtà Innovative insieme a Giuseppe, di cui siamo direttori – dicono Jonathan e Alessandro - Adesso però con altri ragazzi ci siamo organizzati per fare i riders e consegnare la zuppa di cozze che ci contraddistingue in tutto il mondo. Ci fa piacere ritornare a lavorare dopo quasi 90 giorni e iniziare questa nuova avventura». Il locale ha pensato anche alle consegne fuori zona. E a chi abita lontano e rischia che il calore della zuppa si disperda durante il tragitto di consegna «gliela montiamo fredda e poi a casa - spiegano dal locale - si può riscaldare con un passino e acqua bollita con sale». 

Molte le persone che superano l’ostacolo della prenotazione recandosi direttamente al locale e ritirando in pochi minuti la pietanza. «Della zuppa non si può fare a meno, abitualmente la vengo a mangiare qui – dice una signora in fila - E oggi la prendo d'asporto. Trovo che sia un servizio molto positivo». 

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